Diego Manetti: “Vi racconto la bellezza di Medjugorje”

Diego Manetti: “Vi racconto la bellezza di Medjugorje”

In molte apparizioni, la Madonna a Medjugorje ha fatto sempre presente che Satana oggi è più violento che mai.
Lai ha scritto un libro su questo tema che riguarda l’azione del maligno. Come Satana oggi attacca il mondo contemporaneo?
E’ una domanda che mi coglie sul vivo, perché ricordo l’origine, ovvero il primo libro che ho scritto con Padre Livio, “L’ora di Satana”… tutto è partito da un esperienza personale.
Mi era accaduto di accompagnare un amico con un altra persona per chiedere una consulenza ad un sacerdote esorcista e mi sono reso conto che c’era bisogno di preghiere di liberazione.
Credevo agli esorcisti, ma mai avevo visto all’opera un sacerdote che in nome di Cristo si metteva a combattere il demonio.
Ricordo che sono andato da Padre Livio, a dirgli che bisognava parlare di questo tema, ma non solo di questo. Far capire soprattutto come il demonio attacca con la tentazione, con le prove, con le ossessioni, qualsiasi fedele. Allora è nata l’idea, di raccontare “L’ora di Satana”, cioè come questo momento sia un momento particolare di attacco.
C’è un messaggio molto importante che la Regina della Pace a Medjugorje, ha dato il 1 gennaio 2001: “In questo momento Satana, è sciolto dalle catene”.
Ha lasciato intendere che il demonio si sta scatenando come mai prima d’ora.
I fronti d’attacco essenziali sono 3: la famiglia, i giovani e la pace.
La famiglia perché è lo specchio della Trinità: il demonio vuole sfregiare quest’opera più bella della creazione, convincendo l’uomo che la famiglia naturale sia un’invenzione culturale mentre è il dono più prezioso che Dio ha fatto all’uomo.
Vuole colpire i giovani, perché ormai sono privi della speranza, della pace, sono privati di valori senza più la capacità di credere e di vivere l’amore vero.
Infine la pace: il nostro ormai è un mondo senza pace. Non mi riferisco solo alle guerre ma, come dice la Madonna, soprattutto manca la pace nel nostro cuore e nelle nostre famiglie.
Il demonio sta lanciando un attacco, più forte che mai, contro questi tre fronti.
Ma mentre il demonio attacca, la Madonna controattacca. In questi oltre 30 anni a Medjugorje, sta chiamando i suoi discepoli, i suoi apostoli, affinché riportino Gesù Cristo nel cuore degli uomini.

L’ateismo è uno degli attacchi di Satana?
Più che l’ateismo direi che lo è l’idolatria.
L’ateismo, ormai è un fattore di minoranza, nessuno osa dire “Non credo in Dio e non credo in nulla”.
Si dice piuttosto di non credere in Dio ma di credere in un altro dio. Infatti, si sceglie: il sesso, il potere, la droga, il proprio io, l’orgoglio… in questo modo si ripercorrono le prime orme di ribellione di Lucifero, che si eretto contro Dio, opponendosi a San Michele, rifiutando di riconoscersi come creatura. Ha rigettato il proprio creatore, ha rifiutato Dio.
Poi dopo aver perso la condizione di grazia e di amicizia con Dio, ha indotto allo stesso peccato anche i nostri progenitori.
Anche Adamo ed Eva hanno peccato di disobbedienza. Questo è il peccato che il demonio, va seminando nel cuore dell’uomo; ma l’uomo è fatto per adorare qualcosa che è più grande di sé.
Quando si rinuncia di essere veri adoratori in Spirito e Verità di Dio, si diventa idolatri. Questo è uno degli attacchi che il demonio va portando avanti.
Accanto all’idolatria, c’è la impostura anticristica, cioè il far credere che Gesù Cristo non sia il Figlio di Dio.
In diversi libri, con Padre Livio, abbiamo messo in evidenza questo tema, ad esempio nel “Ritorno di Cristo”, facendo vedere che Cristo è talmente scomodo per l’uomo che vorrebbe fare tutto da sé, che anziché negarne l’esistenza, si preferisce ridurne la figura ad un difensore di pace, un rivoluzionario, un ecologista o un profeta come tanti.
Invece la mia fede riconosce che Gesù è il Cristo ed il Figlio di Dio.

La Madonna a Medjugorje, ha portato anni fa, Vicka e Jakov, a vedere: il paradiso, l’inferno e il purgatorio.
Lei ha scritto di recente un libro, in cui parla di queste profezie, dal titolo “Inchiesta sull’inferno. Salvezza e perdizione nelle profezie di Medjugorje”.
Può dirci qualcosa in più?
E’ un interesse vivo che ho avuto sempre, sapendo che la nostra vita ci vede pellegrini su questa terra fatti per il cielo.
Tante volte, la Madonna a Medjugorje ha detto “Io sono venuta per chiamare tutti alla salvezza, per portare tutti a mio Figlio, per portare tutti al paradiso e alla vita eterna”.
Questi, più che luoghi, come ci viene insegnato dal catechismo sono delle condizioni: due sono eterne – il paradiso e l’inferno -, una invece è temporanea, cioè il purgatorio.
Oggi si sentono tante prediche che parlano d’impegno sociale, di giustizia e di equità. Sono tutti valori importanti, per una buona e pacifica convivenza sociale, però le cose più importanti sono le “ultime cose” della vita: la morte, il giudizio, l’inferno e il paradiso.
Con Padre Livio abbiamo scelto di fare un inchiesta sull’inferno. Ci siamo chiesti se ci fosse qualcosa di sospetto, in questo silenzio su un tema così spinoso e così scottante.
Dell’inferno non si parla più. Quando una persona muore, si chiede se sia morta bene, alludendo al fatto se sia morta senza soffrire o se è morta senza lasciare debiti, ma nessuno si chiede che cos’è di questa persona “dopo”. Quando si va a un funerale, quando si sentono alcune omelie su persone che sono morte, tutti parlano come se automaticamente quella persona fosse già in paradiso.
Invece, ci viene da chiederci: “Quest’anima che adesso è di fronte a Dio, a quale giudizio viene incontro? Come ha vissuto la sua vita? Quanto ha vissuto la comunione con Dio durante la sua esistenza terrena?”.
Abbiamo voluto parlare dell’inferno per due motivi fondamentali: non per fare terrorismo psicologico e spaventare le persone, ma per dire come prima cosa che l’inferno esiste e l’esistenza dell’inferno è la garanzia che la nostra libertà è autentica.
Se l’uomo è libero, è moralmente responsabile ed è drammaticamente libero al punto che può addirittura arrivare a rifiutare Dio.
Questa scelta così drammatica di rifiutare Dio, per essere sostanziale e reale, deve portare delle conseguenze reali. L’inferno – dice il catechismo – è uno stato di autoesclusione dell’anima da Dio.

1 commento

  1. I SEPOLCRI IMBIANCATI DEI NOSTRI GIORNI:

    DONCAMILLI, SIGNOR DIEGO MANETTI: COSA SI FA, INVENTA E FA CREDERE PER UN PUGNO DI DOLLLARI: L’EROISMO DELLE ORIGINI” A RIGUARDO DI MEDJUGORJE. CORDIALI SALUTI , PAUL CANDIAGO.

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