Giovanni Paolo II e il santo Rosario

Giovanni Paolo II e il santo Rosario

Quando si parla di San Giovanni Paolo II, viene subito alla mente il santo Rosario, e ci ricordiamo perché il Papa con il santo Rosario ci viveva, lo aveva quasi sempre in mano, e non perché fosse Pontefice, ma perché credeva realmente nel potere assoluto di quella santissima preghiera.

Prendere in mano il santo Rosario è come prendere per la mano  Maria, è la stessa identica cosa, non cambia nulla, in quel momento è proprio Lei, la Vergine Santissima che prende la nostra mano e la guida verso qualcosa di meraviglioso che noi ancora non conosciamo.

E’ tutto vero! Ed è per questo che il Papa era così devoto a quello strumento di pace così forte e così luminoso.

Ci commuove ancora oggi pensare a San Giovanni Paolo che s’inginocchiava al cospetto del Santissimo Sacramento con il Rosario in mano e chiedeva a Dio di convertire il mondo intero nel Suo Santissimo Nome.

Questa è la bellezza dei santi che tutti ammiriamo, il loro egregio affidamento a Gesù e Maria, attraverso l’azione eterna e sempre salvifica del santo Rosario.

Tutti i Papi della storia si contraddistinguono per un segno particolare che ha segnato in bene il loro Pontificato e la loro azione nel mondo.

E la storia di Giovanni Paolo II° fu proprio questa, cambiare i cuori dei giovani con in mano il santo Rosario.

Fu il segno più grande e più luminoso del Papa polacco, ed era questa grande affezione, la devozione, e il credo assoluto che il Papa aveva nella Coroncina del Rosario.

Per Giovanni Paolo II, era quella l’unica via che avrebbe riportato il mondo alla pace del Signore, perché mentre recitiamo il Rosario non diciamo solo 50 preghiere dette come una favola a ripetizione, ma in quel momento invochiamo seriamente tutta la grazia di Dio e della Santissima Vergine Maria.