La storia di Benedetta “la bimba guarita dalla leucemia”.

La storia di Benedetta “la bimba guarita dalla leucemia”.

Prima dell’inizio di questo calvario, eravate già vicini alla fede?

Io sono stato sempre una persona credente di sani principi morali. Sin da piccolo ho sempre frequentato la chiesa non solo di domenica andando a messa, ma attivamente partecipando a tante attività parrocchiali. Sono catechista da più di 20 anni e per approfondire la mia fede mi sono diplomato in teologia in un istituto di scienze religiose. La mia vita è stata sempre piena di fede. Nelle decisioni più importanti c’è stato sempre l’affidamento al Signore con la preghiera. Con la preghiera, con la Sua presenza nella mia vita è stato possibile vedere il mondo anche sotto altre gradazioni di colore e non permettere alla malattia di vincere questa battaglia. Ho incontrato Gesù, in ogni giorno della lunga degenza di Benedetta, nell’Eucarestia, nella preghiera e nella mia famiglia che mi è stata sempre vicina.

 

Vi siete accorti che Benedetta era affetta da leucemia, nel momento in cui cominciò ad avere dolori ad un piede?

Ricordo che tutto iniziò nel mese di luglio 2009, quando Benedetta cominciò ad avvertire dolori al piede sinistro. Io e mia moglie la portammo in ospedale a Lagonegro, un paese vicino al nostro, dove le fecero delle radiografie, ma dagli esami radiologici non emerse nessun dato allarmante. Tornati a casa ci accorgemmo che il problema persisteva, anzi peggiorava. Più passavano i giorni e più la piccola camminava male, zoppicava e piangeva per il dolore. Dopo una quindicina di giorni tornammo di nuovo in ospedale, in ortopedia, dove fu confermata la stessa diagnosi. Ma più passava il tempo e più il dolore dal piede si estendeva alla schiena. Ritornammo ancora una volta in ospedale, dove posso dire di non aver ricevuto un trattamento umano. Ci dissero che eravamo dei genitori molto apprensivi e che la bambina aveva solamente capricci. Però, invece di tornare a casa, io e mia moglie decidemmo di portare Benedetta dal pediatra di famiglia privatamente. Il pediatra si accorse subito che qualcosa non andava e con un semplice emocromo del sangue decise di mandare la bambina all’ospedale di Matera con una diagnosi ben precisa. Quindi i valori risultarono alterati e dall’ospedale di Matera il giorno seguente Benedetta fu trasferita di urgenza al Policlinico di Bari, dove fu fatto subito l’aspirato midollare e poi……………………..

 

Com’era Benedetta durante il periodo della sua malattia?

Benedetta, protagonista del mio libro assieme alla sua amica-nemica leucemia, nonostante i suoi 4 anni è stata per tutti noi maestra di vita, perché anche nei momenti di sofferenza ci ha insegnato a sorridere, ci ha fatto capire che non bisogna mai scoraggiarsi e lasciarsi andare, ma continuare a lottare e guardare fiduciosi avanti. E’ stata ed è una bambina dalle capacità straordinarie perché ha accettato con molta pazienza tutte quelle difficoltà che violavano il suo essere bambina. Era lei che ci dava conforto e coraggio. Ricordo che il più delle volte , io e mia moglie, per non farci vedere piangere andavamo nei corridoi del reparto o fuori dall’ospedale e lì ci sfogavamo a vicenda. Ma lei al ritorno, guardandoci negli occhi lucenti e arrossati si accorgeva che noi avevamo pianto. Un giorno mi disse: “ Papà perché tu e la mamma piangete spesso ?  Se io sono qui in ospedale è perché devo guarire, quindi non devo morire”. Sono rimasto pietrificato a sentire quelle parole, e che una bambina di solo 4 anni, nel suo dolore, ci stava confortando e ci dava la forza di andare avanti. Ha sopportato la malattia con molta serenità senza lamentarsi mai, quasi felice di conformarsi a Gesù Crocifisso. Nel suo sorriso, durante la lunga degenza, si è riflesso un amore divino che la rendeva forte e coraggiosa in ogni momento della giornata. Sin dall’inizio ha accettato il lungo ricovero in ospedale, durato 7 mesi circa, nonostante leggeva nei nostri volti l’ansia, la tristezza e a volte la disperazione. Io ringrazio sempre il Signore per avermi donato la piccola Benedetta, una creatura dolce e stupenda che ha dato un’impronta indelebile nella mia vita.

 

Come mai decise successivamente di incidere due cd di musica cristiana?

L’esperienza di malattia di mia figlia Benedetta, l’esperienza di sofferenza, di dolore, ha fatto nascere in me il desiderio di raccontare gli eventi fondamentali di un periodo triste della mia vita, e dopo aver scritto il libro, l’incontro con il Signore ha fatto nascere in me il desiderio di scrivere e cantare per Lui. Canti che esprimono la bellezza dell’incontro con il Signore e con la sua Parola. Sono frutto dell’esperienza di amicizia e di preghiera in un tempo di riflessione e meditazione. Avvicinarmi sempre più alla Parola di Dio, al significato di sofferenza e di morte è servito a nutrire il mio cuore, oltre che la mia mente. Con la musica si comunica in modo più vero e profondo: quando gesti, parole, silenzi vogliono trovare una capacità espressiva più intensa esigono la musica. Non che le parole cambino, ma col canto acquistano una risonanza non solo acustica, ma spirituale. Il grido di gioia e di sofferenza, l’amore e l’odio, la vita e la morte, trovano nella musica una partecipazione ed una esperienza personale adeguata e piena. La musica ha uno spessore comunicativo che non può essere disatteso. Dobbiamo convincerci che solo la musica esprime in profondità tutte le parole; le parole dette senza musica non possono dire tutto il contenuto che hanno dentro. Questo vale anche per la Parola di Dio, quanto viene celebrata, pregata e vissuta in un rito cristiano. Ho scoperto che la musica aiuta a scoprire il volto di Dio, e il canto mi fa vibrare in sintonia con la sua parola, facendola comprenderla meglio. La musica, questa incredibile evanescenza di note, mi ha fatto provare emozioni e sensazioni infinite, stupende come amore, tristezza, gioia, dolore, lacrime. Ho trovato la mia vita, il mio orgoglio, la mia dignità, il mio coraggio, la mia audacia, la mia mente. La mia vita fatta di delusioni e lacrime, di amore e felicità, ho sempre desiderato un amore eterno: in momenti tristi del mio spirito ho sentito il bisogno di scrivere musica per dedicarla a nostro Signore, unica fonte di vita e speranza. Così nascono i miei due cd: “Cerco e trovo Te Gesù” e “ Amore Indelebile”.