Mons. Luigi Negri “La possessione a volte, viene scambiata per un fatto patologico”

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Interessante è stato l’intervento di Mons. Luigi Negri, in occasione della XII edizione del corso “Esorcismo e preghiera di liberazione” svolto all’ateneo Regina Apostolorum di Roma.

Mons Negri, arcivescovo di Ferrara ha elencato delle problematiche che vi sono nella sua diocesi spiegandone anche le cause, riguardanti  certi omicidi che avvengono, all’ordine del giorno.

Mons Negri ha ricordato il triste accaduto anzi macabro omicidio, che poco meno di un anno fa, avvenne a Ferrara, quello dei due ragazzini amici, che uccisero i genitori di uno dei due e poi l’infilarono all’interno di 2 sacchi dell’ immondizia e tornarono a casa, a giocare alla playstation come se niente fosse.

Mons Negri ha ribadito: “L’inferno c’è e sono questi fatti in cui il demonio alberga”.

I due ragazzi hanno ucciso quei poveri genitori senza alcuna ragione, Negri afferma che il demonio è la radice di tutti i mali ma è anche un esperienza sia personale (della singola persona) ma anche dell’intera comunità.

I telegiornali presentano questo genere di fatti di cronaca come se fosse causa di uno squilibrio mentale dell’omicida o quant’altro ma più delle volte, come diceva Padre Amorth “il demonio lascia la sua firma”.

L’uomo può ribellarsi e può trovare dentro di se delle ragioni. E’ aperto al mistero, la ricerca del vero rende l’uomo grande. Poi c’è l’uomo che rifiuta la verità.

Proprio nel 1996 Karol Wojtyla affermò che il peccato originale è la forma della mentalità contemporanea.

Mons Negri ha anche parlato della tentazione e della ribellione dell’uomo “la tentazione contro Dio è sollecitata dal principe di questo mondo, la ribellione dell’uomo non riduce il potere di Dio. Il demonio ha una battaglia perduta ma può infilare in questa guerra, infinite battaglie positive cioè strappare l’uomo al rapporto con Dio.”

La maggior parte degli uomini sono diventati sudditi delle ideologie ed il male si lega alle radici più profonde.

Poi parlando della carità come arma per combattere e vincere il male, Mons Negri fa l’esempio della grande Santa Caterina da Siena, la quale durante la sua vita combattè tanto con il demonio, ma il potere della chiesa è proprio la carità.

Dio a volte prova alcune anime anche per mezzo del demonio, per accrescere in noi, la nostra fede.

Il cristiano deve vivere 2 forme della carità:

  1. è chiamato a dire la verità sulle questioni che riguardano le possessioni, la mentalità diabolica che vuole contaminare la famiglia di Dio ecc …
  2. è chiamato ad insegnare la carità

Concludento la relazione, l’Arcivescovo di Ferrara afferma che i veri posseduti non sono coloro che effettivamente lo sono e lo sanno, ma quelli che ragionano con la mentalità del demonio e la domenica vanno in chiesa.

A tal proposito cita San Tommaso D’Aquino che disse “Dio ha abbandonato l’uomo in balia del suo libero arbitrio” per cui se il male esiste è colpa dell’uomo che ha scelto liberamente di seguire il nemico.

Rita Sberna