Pietro Innocenzi “Mi piacerebbe realizzare un film su San Pietro”

Intervista ad un grande #produttore #cinematografico che ha dato vita a più di 300 film, avvalendosi del #David di #Donatello per ben 8 volte uno dei quali, nel 1996 con il film “Palermo-Milano solo andata”. Lui è Pietro Innocenzi!

Maestro, Lei oltre ad essere un grande produttore è anche un uomo di fede. Che cosa significa avere fede?

La fede è un dono grande perché ti permette di pregare quando vuoi. Pregare in ogni momento della nostra vita, non vigliaccamente soltanto quando si sta male o si è in una situazione di pericolo, ma pregare sempre!

Bisogna pregare perché la fede è un grande dono, e a me personalmente, mi fa crescere, mi rende grande. Da bambino ho fatto anche il paggetto di Sant’Antonio, avevo 2 anni e mezzo.

Per cui sin da bambino sono stato vicino alla fede.

Chiamandomi Pietro, mi sono sempre chiesto perché San Pietro avesse rinnegato Gesù, forse per paura, forse perché era troppo presto o non credeva abbastanza …

Anche amare il prossimo vuol dire avere fede.  E pregare anche per gli altri è meraviglioso.

 Ha avuto la grazia d’incontrare Giovanni Paolo II. Cosa ricorda di quell’incontro?

Incontrare Giovanni Paolo II è stato un momento grandioso, ho avuto la grazia di fargli firmare il Padre Nostro che avevamo impresso su una carta, e per me Giovanni Paolo II è stato un Papa grandioso come lo è anche Papa Francesco. Sono uomini qualsiasi, venuti dalla strada che hanno fatto una gavetta, hanno attraversato nella loro vita vari problemi e situazioni di vita. Come si fa a non amarli?

I suoi film hanno toccato vari temi: dalla mafia, alla società odierna. Ma qual è tra i tanti lavori, quello che in assoluto ha trasmesso più messaggi positivi al pubblico?

Tra i vari film che ho realizzato e con cui ho collaborato vi è il film “L’ape Regina” di Marco Ferreri, che è stato un film grandioso e poi il film “Il sorpasso” che ha segnato una pietra miliare nel mondo e che ha dato un grande insegnamento di vita.

Se dovesse mettere in atto una produzione per un film dedicato alla vita di un santo, qual è il santo che sceglierebbe?

A me piacerebbe molto San Pietro perché mi piacerebbe andare a fondo sulla scelta di aver rinnegato nostro Signore, e nonostante ciò, ha ricevuto il perdono di Dio ed ha avuto le chiavi del Regno dei Cieli.

 

Che consiglio vuole dare ai giovani che sognano il mondo del cinema?

Faccio molte docenze e dico ai giovani che vogliono fare questo lavoro, di mettercela tutta, perché oggi il mondo cinematografico è molto più difficile di ieri.

Prima vi erano i cosiddetti “filoni” ed erano film, molto belli. Il cinema è una delle cose più grandi che abbiamo potuto dare al mondo, lì c’è la nostra cultura da divulgare.

Servizio di Rita Sberna