Valeria Altobelli: “A Medjugorje ho provato emozioni che non dimenticherò mai più”

Valeria Altobelli è la giovane Miss Mondo classificata nel 2004, dire che è bella … è poco! Ha un curriculum artistico pazzesco! Si è Laureata in Scienze Giuridiche ed in Giurisprudenza con 110 e lode . E’ stata attrice di teatro in numerosi musical, conduttrice, cantante, modella ed attualmente la vediamo quotidianamente impegnata nel più famoso tribunale italiano: Forum su canale 5 e Rete Quattro.
E’ sposata con Simone Venier ed hanno un bellissimo bambino di nome Joele.

Dove trovi tutta questa energia per realizzare tante cose che hai fatto e che continui a fare?
Sono un appassionata della vita e delle persone, mi piace cercare di apprendere dalla vita tutto quello che di meglio mi dà e mi ha dato.
Credo molto nella parabola dei talenti e nei talenti che il Signore ci dà; Sta a noi metterli a frutto nel massimo della serietà e dell’impegno possibile. Penso che ad ognuno di noi, sia richiesto un qualcosa nella vita e io mi sento di dover rendere tanto perché mi è stato donato tanto ed ho lavorato molto per ottenere quello che ho ottenuto, allo stesso tempo, con la serenità e la giusta dose di ottimismo e di affidamento a chi è più in alto di noi e ci veglia.

Quanto conta per te la famiglia?
La famiglia per me conta tantissimo perché è quella che ti dà la gioia di rientrare a casa e vedere per chi stai facendo i sacrifici che fai e per chi stai prendendo gli aerei che prendi. E’ bello vivere il quotidiano in famiglia, soprattutto quando fai un lavoro che per il mondo può sembrare diverso ma che diverso non è.
Tutti contribuiamo a rendere la società speciale, sono stata chiamata a lavorare in un mondo che per molti potrebbe sembrare distante ma che distante non è; mentre per altri è un mondo molto vicino cioè quello della comunicazione. Abbiamo il dono di saper parlare e di parlare in maniera semplice con più persone possibili.
Lo schermo è un mezzo per arrivare nel cuore della gente e per poter trasmettere messaggi a più persone possibili.

Nel 2010 hai condotto il Family Day a Piazza del Popolo a Roma. Il Family Day è a favore della famiglia creata da Dio come uomo e donna. Qual è il tuo pensiero inerente a ciò?
E’ vero che tutti quanti hanno diritto di crearsi una famiglia, di fare un unione, ma allo stesso tempo, il Signore ci ha voluti uomo e donna e le cose naturali avvengono in maniera naturale quando si rispettano le leggi divine.
Non ho nulla contro due persone che stanno insieme dello stesso sesso però mi rendo conto che quando si rispettano le leggi divine è più facile ottenere a differenza di chi invece deve lottare per avere dei diritti, come nel caso degli omosessuali.
Ripeto, tutti hanno diritto di creare un unione, ma se la Bibbia e il Signore ci dice che siamo nati uomo e donna e siamo nati per procrearci su questa terra, ci sarà un motivo.
Accetto quello che ognuno decide di fare nella propria vita (nonostante a volte abbia un opinione contrastante) il Signore ci ha dato il libero arbitrio, per cui ognuno è libero e responsabile delle proprie azioni.

Sei stata in pellegrinaggio a Medjugorje , è stato un viaggio che ti ha particolarmente toccata …
E’ stata una tappa fondamentale della mia vita, un viaggio che ha segnato me e mio marito: è stato proprio lì, che abbiamo deciso di sposarci. E’ un pellegrinaggio che consiglio a tutti di fare, sia a chi crede che a chi non crede perché è un pellegrinaggio che ti mette a nudo e ti annulla come persona e ti fa rinascere nuovamente.
La forza di Medjugorje si sente anche nell’aria che si respira e poi la Madonna è presente in tutto quello che si fa; ti lascia dei segni che se li sai cogliere ne rimani traviata per tutta la vita.
In quei giorni pensavo solo a mia madre, ho rivissuto il mio rapporto con lei; abbiamo avuto sempre un rapporto burrascoso forse perché siamo due caratteri forti, entrambi.
Medjugorje per me è stata un occasione per fare comunione non solo con gli altri ma soprattutto con me stessa.

Qual è il momento più forte, che ricordi di aver vissuto a Medjugorje?
Il momento più forte l’ho vissuto nel monte Kricevac, sembrava di non arrivare mai in cima, ma devo dire che andavo velocemente, sono arrivata prima sul Kricevac che sul monte Podbrodo (la collina delle apparizioni).
Per scalare il Kricevac siamo partiti alle 5 del mattino e non vedevo l’ora di arrivare d’innanzi alla grande croce, sentivo una grande forza dentro di me. Sul Kricevac ho rivissuto tutta la mia vita, sono rinata.

Com’è il tuo rapporto con la preghiera?
Ogni mattina mi sveglio ringraziando Dio. Prego per tutti, soprattutto per le famiglie che si ritrovano ad affrontare delle sfide sempre più complesse che riguardano le malattie.
Prego affinchè Dio possa concederci la forza per andare avanti.

Hai perso tuo nonno qualche anno fa, a causa di un brutto incidente, in cui venne investito con la macchina. Quest’accaduto ha cambiato il tuo rapporto con la fede?
All’inizio è stata dura perché mi sono ritrovata a lottare con una madre in depressione, fra l’altro mio nonno era molto legato alla Sicilia e l’unico aereo che prese fu proprio per la Sicilia, per venirmi a vedere mentre conducevo il carnevale di Sciacca.
Il fatto che a chiedermi quest’intervista è una ragazza siciliana per me vuol dire tanto.
E’ una cosa che tutt’ora faccio fatica ad accettare proprio per la violenza ed il modo in cui tutto è accaduto.
Se questa morte violenta è accaduta, spero che non sia solo un caso e che sia servita per qualcuno. Questo è il mistero della fede!
La passione e la Resurrezione di Gesù Cristo sono un mistero, lo stesso è un mistero la Resurrezione dei nostri cari.

Secondo te i giovani di oggi sono privi di valori? Cos’è che gli manca?
Non credo che siano privi di valori, credo che gli manchi il coraggio e la faccia tosta. Tante volte non diciamo quello che pensiamo, forse perché siamo stati troppo educati a rispettare i grandi, ma se riuscissimo a capire che tante cose si possono dire con umiltà, sincerità e bontà … riusciremmo a capire che anche noi abbiamo una marcia in più.
Noi giovani abbiamo in mano il futuro del mondo e Cristo ci ha insegnato di aprirci all’altro e ad amare il nostro prossimo come noi stessi. Gesù ci ha detto che in questo ci riconosceremo nell’essere Suoi figli.
Se noi rispettassimo soltanto questo comandamento di amare gli altri come noi stessi, non esisterebbe chi ruba, chi uccide, chi commette atti impuri, non esisterebbe il male.
L’amore che diamo agli altri dovrebbe essere lo stesso amore che diamo a noi stessi e a Gesù.

Quali sono i tuoi progetti lavorativi futuri?
Al momento sto ritornando a quello che era il mio originario sogno cioè quello della musica. Per rimanere in tema, Sant’Agostino diceva che “chi canta prega due volte”. Ho cominciato a suonare e a cantare, nel coro parrocchiale, per cui questa passione mi è nata da piccolina.
Vorrei realizzarmi a 360 ° continuando anche nella strada della conduzione. Se Dio ci ha dato dei talenti, vuole che glieli riportiamo raddoppiati.
Dio ci ha dato tanto, e noi dobbiamo donargli tutto ciò in maniera triplicata.

Servizio di Rita Sberna