1983 Giubileo della Redenzione Indetto da Papa San Giovanni Paolo II

1983 Giubileo della Redenzione Indetto da Papa San Giovanni Paolo II

Questo era il fulcro della redenzione divina per il Santo Padre, perché Gesù avrebbe operato magnificamente in quell’anima pentita e desiderosa di essere mirabilmente salvata.

La redenzione sarebbe valsa per tutti, anche per il Suo attentatore, che il Papa perdonò di cuore, perché non vedeva in lui una minaccia, ma un pover’uomo avvolto nelle tenebre, desideroso di ricevere nel suo cuore il dono più bello che Dio ci possa fare, la gioia della conversione.

Il Giubileo era un occasione unica per portare la parole di Dio, a quelle perone che per tanti motivi, non avevano il coraggio di esporsi per Gesù e di mostrare in pubblico le loro debolezze.

E’ per questa ragione che il Papa nel discorso iniziale invocherà la grazia di Dio come unica via per entrare più profondamente nel mistero di Colui che si fece uomo, e al Suo santissimo esempio, riprendere santamente i rapporti con la santa Madre chiesa.

 

“ Da questa soglia, oggi, noi vediamo aprirsi un’ampia prospettiva su tutto un tempo di Grazia, che perdurerà fino alla Pasqua dell’Anno prossimo. Dall’Incarnazione alla Pasqua. “

 

Il Santo Padre, diede poi il via alle invocazioni per l’apertura dell’anno Giubilare con queste meravigliose parole.

 

Anno di grazia” che io, successore di Pietro, invoco da te Signore di ogni epoca e di tutta la storia, che ci hai amato fino alla morte per darci in abbondanza la vita

 Andrea Pagnini