A Medjugorje, Maria ha guarito i traumi della mia vita

A Medjugorje, Maria ha guarito i traumi della mia vita

I traumi ti avevano lasciato nel tempo, dei seri problemi psicologici che si sono aggravati con la morte di un tuo caro amico. Ci racconti?
Ho scoperto la morte, perdendo molti amici a causa di incidenti stradali, tra cui Salvatore, un caro amico mio e di mio marito, morto in moto, il giorno della Santa Pasqua dell’anno 2006, lasciandoci un immenso dolore.
Dopo un anno arriva il nostro primo bimbo: Salvatore (in ricordo del nostro amico). Avevo ancora molte difficoltà a livello psicologico . Ma andavo avanti trascinandomi dietro tutta la sofferenza che rimane in forte contrasto con l’immensa gioia del dono di un figlio.
Un anno dopo è arrivato un altro dono: Riccardo; a quel punto i medici dell’ospedale Mangiagalli di Milano si resero conto durante il travaglio, che i miei problemi psicologici, dovuti dall’abuso e dai traumi passati, non mi concedevano più nemmeno di farmi visitare rendendo complicato e pericoloso il percorso del travaglio .
Così a gran fatica nacque Riccardo ma subito mi mandarono una psicologa in stanza, alla quale mi hanno affidata per due anni e mezzo .
La situazione della mia psiche era grave non ho mai più conosciuto un sonno sereno e tutto era peggiorato perché negli anni non ho mai fatto pesare i miei trascorsi a nessuno ad alcuni non li ho mai ( tuttora ) rivelati. Per preservare la serenità dei miei cari . Una sorta di protezione .
Peccato che questa abbia trafitto me fino a portarmi allo stremo.

Santa Teresa di Gesù Bambino ti ha condotta a Medjugorje, in che modo?
Da tempo sentivo una forte chiamata per Medjugorje, tutto mi portava con la mente e il cuore li. Maria tramite Gesù mi mandava dei dolcissimi messaggi ma pur avendo il desiderio di andare, non riuscivo mai a partire. Finché un giorno iniziai a pregare la novena delle rose, e nelle richieste di grazia, pregavo Santa Teresa affinchè mi aiutasse a partire per Medjugorje.
Finita la novena ricevo una rosa da mio marito ( che non sapeva stessi facendo la novena delle rose ) e in seguito ricevetti un messaggio di un amica che diceva che si era liberato un posto sul pullman per Medjugorje; scoprirò anche che sulla bandiera che rappresentava il nostro gruppo, c’era proprio impressa l’immagine di Santa Teresa.
Mi misi a piangere dall’emozione, la gioia era tanta .
Non avevo mai fatto un viaggio da sola, lontana dai miei bambini e da mio marito perché ovviamente il mio attaccamento a loro dopo tutto il mio vissuto era estremo. Allontanarmi per me rappresentava il panico e il dolore . Per la Madonna di Medjugorje sentivo di dover sfidare me stessa . Dovevo andare non potevo dire no. Non potevo non rispondere alla Sua chiamata . Maria Regina del cielo mi stava cercando.
Ricordo che stavo per mettere le medicine in valigia e invece le buttai, proprio per dimostrare alla Mamma del Cielo che avevo riposto tutta la mia fiducia in Lei.

Durante il pellegrinaggio hai avuto molti segni della Regina della Pace. Ce ne racconti qualcuno?
Quando salii sul pullman, il primo giorno iniziai a sentire un profumo fortissimo di rose.
Arrivammo in Bosnia ed il telefono iniziò a non funzionarmi, l’idea di non poter sentire, tutte le volte che volevo la mia famiglia mi faceva impazzire. Successivamente capii che la Madonna voleva che quella settimana mi dedicassi solo a Lei, perché alla mia famiglia ci avrebbe pensato Gesù.
Appena arrivati in hotel, il mio pensiero era fisso a come avrei passato la notte perché era da anni che non riuscivo a dormire serena. Invece proprio quella notte, sognai tutto il tempo Maria, quei suoi occhi azzurri che fissavano i miei, mi sentii amata e cullata, tutta la notte, ed al mio risveglio, lei era li col suo sguardo fisso su di me .
Durante la Santa Messa, mentre il parroco stava spiegano l’omelia, abbassai lo sguardo a terra, e vedi luccicare qualcosa, la presi e mi accorsi che era una splendida medaglia della Madonna di Medjugorje, l’ho subito colto come un ulteriore segno della presenza di Maria accanto a me.
Durante la Santa Comunione ci mettemmo in fila per ricevere l’eucarestia . In quell’istante, riaffiorarono nella mia mente, come se stessi vedendo un film, le immagini dei momenti trascorsi nella mia vita: le ferite ricevute, gli errori e i peccati da me commessi , e tanto altro.
Mi misi a piangere, chiedendo perdono con tutto il cuore a Gesù.