Al Bano Carrisi “Ho sconfitto il demonio con la preghiera”
Nell’agosto 2003 in quanto Ambasciatore ONU, ha preso parte ad alcune conferenze di servizio su problemi sociali, su questioni relative la lotta alla tossicodipendenza.
Che messaggio vuole dare ai giovani che purtroppo sono nel brutto tunnel della droga?
Credo che un adulto non debba dare messaggi ai giovani perché i ragazzi ormai, sono carichi di messaggi ma sono messaggi che a loro piacciono. Se un uomo è debole allora si riempie di messaggi deboli, se un uomo è forte si riempie di messaggi forti. Loro non stanno ad ascoltare, chi gli propone l’eventuale strada della salvezza.
Bisognerebbe partire dai bambini, mettere in loro dei semi che si ritroveranno da grandi. A volte vedi degli strumenti in mano a dei bambini e non riesci a capire cosa ci facciano in mano loro e come permettano i genitori questo. Tutto ciò che i bambini hanno avuto nell’infanzia, lo daranno quando un giorno saranno diventati grandi.
La droga è la terza guerra mondiale, però si fa ancora molto poco. Il mondo purtroppo è impestato di droga. Certi Governi vivono con la droga, per cui non meravigliamoci se il mondo è strapieno di quella sostanza.
Troppi messaggi dati ai telegiornali portano alla delinquenza e alla perdizione.
Intere famiglie si uccidono tra loro, nemmeno gli animali si comportano così, anzi gli animali hanno un etica.
L’uomo è dotato della ragione, e nonostante ciò si perde dietro il correre incredibile del progresso e della tecnologia. Ciò che non corre di pari passo è il senso dell’umanità, a volte la tecnologia è a sfavore dell’umanità.
Ma nonostante tutto, dobbiamo sempre essere “guerrieri di luce” e andare avanti nel nome di Dio per chi ci crede, per chi non ci crede pregheremo per lui.
Servizio di Rita Sberna