La storia di Diana Basile ci ricorda un grande miracolo avvenuto a Medjugorje (durante i primi anni delle apparizioni della Madonna) nel 1984 che l’hanno vista proprio come protagonista. L’abbiamo intervistata per farci raccontare cos’è successo esattamente. Diana è sposata ed è mamma di 3 figli, oggi ha 74 anni ed è anche nonna di tanti bei nipoti.
Partiamo dal 1972, aveva già i primi sintomi della malattia cioè il tremore, non riusciva a mangiare ed a scrivere ed era cieca dall’occhio destro…
Esatto, questi primissimi sintomi che sono avvenuti nel 1972 sono iniziati proprio nel momento in cui ero incinta di mio figlio. Sono stata ricoverata all’ospedale di Gallarate a Sant’Antonio Abate, dove vi era il centro studi per la sclerosi multipla, e proprio lì hanno scoperto che ero incinta (ancora non sapevo di essere in gravidanza). Inoltre nello stesso contesto hanno constatato che avevo la sclerosi multipla e questa malattia è progredita nel mio corpo sempre più.
E’ stata costretta a sospendere la sua attività lavorativa?
Sono stata ferma per 18 mesi, il tempo che mi è stato consentito per potermi curare. Dopo mi consigliarono di restare a casa anche se ho preferito continuare a lavorare.
Nel 1976 si reca in pellegrinaggio a Lourdes. In quel pellegrinaggio avvengono dei miglioramenti?
In precedenza a quel pellegrinaggio a Lourdes, cioè nel 1973, ho subìto la perdita di mia sorella, questo ha inciso molto sulle mie condizioni di salute; ero diventata un relitto, non camminavo più. Poi nel 1976 mi recai a Lourdes ed in quell’occasione cominciai a vedere dei piccoli miglioramenti di salute.
Il 23 maggio 1984 si trova a Medjugorje, era il momento dell’apparizione con i veggenti. Cosa ricorda?
Ricordo tutto, come se fosse avvenuto ieri. E’ stato un pellegrinaggio dove eravamo quasi tutti anziani, ricordo il calore della Madonnina. In quel momento sono stata aiutata da una persona che inizialmente stava già piangendo (si trovava a Medjugorje da una settimana e aspettava la certezza che lì ci fosse realmente la Madonna). Quando entrai nella sagrestia (dove avvenivano le apparizioni in quel periodo) provai un emozione indescrivibile. Ho visto passare davanti ai miei occhi tutta la mia vita, i miei peccati, le gioie e i dolori.
Dopo l’apparizione ero già guarita agli arti e all’occhio destro, ma non mi sono accorta subito di stare bene, fu proprio quella signora che aspettava il segno a Medjugorje, che appena mi vide uscire con le mie gambe dalla sagrestia, mi abbracciò e pianse di commozione dicendomi che questo era il segno che aspettava della presenza di Maria.
Come ringraziamento della grazia ricevuta, ha percorso 10 km a piedi, per raggiungere Medjugorje?
Si esatto. Io e Natalino (un infermiere) abbiamo deciso di percorrere 10 km a piedi nudi, per raggiungere Medjugorje. E’ stato bellissimo. Sembrava di non camminare ma di volare, è stata una sensazione meravigliosa.
Cosa le dissero i medici dopo la guarigione?
Mi fecero tutti gli accertamenti per vedere la differenza ed i miglioramenti con i problemi di salute che la malattia mi aveva provocato. E’ stato tutto documentato ed accertato, infatti è stato dichiarato il primo miracolo avvenuto a Medjugorje.
Credo di essere stata molto graziata dal Signore, ho perso anche un fratello più giovane di me (anche lui infermiere), e nonostante i miei problemi di salute, sono guarita e sono ancora su questa terra. Non ho mai chiesto la guarigione e né ho mai pregato per me stessa, ho sempre pensato che prima di me c’erano gli altri.
Cosa vuole dire a tutte quelle persone che ancora oggi, soffrono di sclerosi multipla?
Non so cosa queste persone possano provare, in questo momento nel loro cuore. Potranno anche pensare leggendo questa mia testimonianza: “Perché lei si e io no?”
In tutto ciò è Dio che decide, siamo i suoi figli, e lui vuole bene ad ognuno di noi alla stessa maniera. Noi dobbiamo aprirci a Lui, al Suo amore e dobbiamo fidarci di Lui. Ci chiede poche cose: amare e saper perdonare. Gesù ha portato la Croce ed è resuscitato, allo stesso modo faremo noi, non sappiamo quando deciderà di alleggerirci dalla Croce, ma sicuramente ci aiuterà a portarla perché dalla sofferenza nasce la vita.
Dobbiamo rivolgerci anche a Maria, alla nostra Mamma, lei è viva ed è accanto a noi. La vita che Dio ci ha donato è meravigliosa se noi ascoltiamo la sua voce.
Servizio di Rita Sberna