Due bambini adottati grazie all’intercessione della Madonna della fiducia
Questa è la storia di Giuseppe sposato con Maria, hanno due figli che per provvidenza di Dio sono stati “adottati”, Giuseppe vive a Lecce con la sua famiglia e insieme a sua moglie lavorano nella distribuzione dei tabacchi.
La sua testimonianza è un punto di forza e di coraggio per tutte quelle coppie che non sono riuscite a soddisfare il loro desiderio di genitorialità con un figlio biologico … si può essere genitori in tanti modi ma soprattutto con amore. Giuseppe e Maria sono stati graziati perché sono riusciti ad adottare due bambini (maschio e femmina) oggi ormai, sono cresciuti perché hanno compiuto 18 e 16 anni.
In che anno vi siete sposati tu e Maria e dopo quando tempo avete cominciato a pensare di avere un figlio?
Io e mia moglie ci siamo sposati nel 1996 e dopo qualche anno ci siamo domandati se eravamo pronti ad avere un figlio, cosi, ma senza programmarlo abbiamo cominciato ad impegnarci in tal senso.
Questi figli non arrivavano, perché? Qual era il problema?
Dopo un po’ di tempo che non succedeva niente…sinceramente non ricordo quanto, ci è venuta l’idea di eseguire delle analisi di controllo a scanso di dubbi, e proprio grazie a queste analisi scoprimmo che io in seguito ad un varicocele non curato, avevo l’azospermia. In pratica i miei spermatozoi erano imprigionati nelle sacche scrotali e per averli a disposizione dovevo subire un intervento che avrebbe permesso di poter accedere ad una inseminazione artificiale dopo che anche mia moglie si fosse sottoposta ad una cura ormonale che gli permettesse una maggiore ovulazione. Con gran sacrificio ci sottoponemmo io all’operazione e mia moglie alla cura, e con l’aiuto di un famoso dottore della zona, facemmo il primo tentativo. Arrivò il responso delle analisi e, con gran rammarico ci accorgemmo che era negativo. Naturalmente mia moglie si rattristò ed io con lei ma dato che c’era ancora del materiale genetico il dottore ci consigliò di riprovare. Ma tra di noi scoprimmo che eravamo dell’idea qualora non fosse andato a buon fine che ci saremmo fermati li.
Cominciarono i primi interventi divini proprio a partire dai vostri vicini di casa. Raccontaci!
Infatti nel frattempo comprammo casa su progetto (stavamo in fitto) e tra i nostri vicini c’era una famiglia con cui legammo subito. La signora lavorava come colf a casa del presidente del tribunale dei minori…naturalmente non dicemmo nulla della nostra situazione ma la sua sensibilità era tale da indurla a capire, di li a poco il figlio di questa coppia mi chiese se potevo fargli da padrino alla cresima e ricominciando a frequentare la chiesa con assiduità mi accorsi di voler ricominciare a pregare…e la Madonna della fiducia già stava lavorando nei nostri cuori….Arrivo’ il secondo responso e portava la data del giugno 2000 e qui appunto cominciano le Dio incidenze come le chiami tu….la delusione fu tanta ma nella mente di entrambi si faceva spazio l’idea dell’adozione e a quel punto….passarono due anni, che la vicina di casa ci disse che se volevamo poteva perlomeno indirizzarci ad intraprendere l’iter per l’adozione nazionale ed internazionale parlando con il presidente e cosi facemmo. Anche se ti assicuro non è un percorso ne piacevole ne facile. Il tutto durò circa un anno e mezzo, tra colloqui a cadenza bisettimanale con psicologi e assistenti sociali, i quali giustamente devono verificare se genitorialmente la coppia sia affidabile.
Infatti per me in particolare fu molto positivo perchè ci fecero ripercorrere le nostre vite e fu quasi una terapia di coppia che ci vide ancora più innamorati. Come riscoprirci più forti del passo che stavamo per fare…sai un figlio arrivato potrebbe anche essere frutto del caso, ma cosi cercato penso sia frutto di un amore più grande.
Il vostro è stato un percorso faticoso: prima le inseminazioni artificiali, poi l’iter lungo e faticoso per l’adozione … Vi siete subito affidati a Dio in quel momento o eravate lontani dalla fede?
Come ti dicevo prima la Madonna stava lavorando nei nostri cuori….nel mio in particolare di piu’ perche’ era da un po’ che non pregavo ma sentivo una forte attrazione verso la santa messa …nel frattempo arrivò anche l’abilitazione all’ adozione internazionale che portava la data dell’ agosto 2002….seconda Dio incidenza…questo tipo di abilitazione comporta una serie di spese che in quel momento non potevamo affrontare dato che tra il mutuo e lo svenamento dell’ inseminazione eravamo quasi in rosso. In pratica dovevamo andare in Russia e stare li per qualche mese per famigliarizzare con l’eventuale bambino/a, naturalmente era più che giusto ma proprio non vi erano le condizioni e cosi dopo un anno cessò la sua valenza il certificato internazionale, ma non quello nazionale.
Nel 2004 venite a conoscenza di una coppia di fratellini di 4 anni (il maschio) e 2 anni (la femminuccia) entrambi rifiutati da tre coppie. Perché?
Infatti nel 2004 venne da noi in lacrime per la gioia la nostra vicina la quale aveva saputo dal giudice che c’era una coppia di fratellini che data la loro età, 4 anni e 2, era stata rifiutata già da 3 coppie adottive perché questi preferivano neonati.