Titti partorisce sua figlia destinata a morire dopo poche ore: Sarà Gesù a prendersela

Ho deciso di fan nascere mia figlia per poi lasciarla libera di andare da Gesù

Tu dici testuali parole:in queste scelte la fede non c’entra. Dio ti dà la forza, ma non bisogna essere credenti per rifiutare l’aborto, l’essere umano dentro di sé conosce la verità”. Perché?

Perché l’essere umano per natura “accoglie”, lo dice la stessa parola “umano”
Se ne cerchiamo i sinonimi vuol significare : mite, solidale, compassionevole, pietoso, benigno, fraterno, normale, comprensibile.
L essere umano ha dentro di sé la risposta! Non è stato creato per il male ma per il bene. Scegliere di non abortire non è una risposta religiosa ma semplicemente una risposta “umana”. Nessuna mamma avrebbe scelto l aborto, se “qualcuno” non l’avesse ingannata dicendo “è per il bene di tuo figlio, è per il tuo bene”.

 

In questa scelta di non abortire ti sei ritrovata un po’ sola … tuo marito non accettava questa prova di vedere morire comunque sua figlia.

Il vostro rapporto matrimoniale ne ha risentito molto inizialmente, chi o cosa fece cambiare idea a tuo marito?

Quando la croce è troppo pesante, quando Brucia, quando è il momento in cui i chiodi rompono e squarciano la pelle e le ossa è in quel momento, che il Signore ti mette accanto persone per te. Per noi è stata provvidenza la nostra comunità neocatecumenale e la figura di Don Antonio che ha “svegliato” in Michele il ricordo che DIO È PADRE e che Lui si sarebbe fatto carico della situazione. Essenzialmente gli fece un esempio che l’aiutò a guardare in alto. Gli disse: Michele mettiamo il caso che ti trovi in una strada buia ed isolata, si rompe la macchina, non sai che fare, non sai chi chiamare, ti prende la paura. Poi all’improvviso passo io, mi fermo e ti chiedo: “Michele che ci fai qui da solo in questa strada isolata? Dai su Sali in macchina con me che ti porto a casa!”
A questo punto Don Antonio chiede a Michele: “cosa fai? Sali in macchina con me?”
Michele gli risponde di SI.
“Perché lo fai?”Aggiunse Don Antonio,
“Perché mi conosci! Sai chi sono e sai che non voglio farti del male e voglio portarti a casa. Embè? Ora che fai? Il Signore ti sta dicendo di salire in macchina con Lui! Tu lo conosci, sai che ti ama e che vuole aiutarti. Vuoi salire in macchina?
Michele uscì cambiato da questo incontro, capi che a parlare al suo cuore, fino ad allora era stata la paura.

Benedetta nasce il 26 ottobre 2012 con parto cesareo, i medici dicevano che sarebbe stata un mostro e invece …

Era bellissima e respirava da sola alla nascita. «Quando ti ho operata e ho preso il viso di tua figlia tra le mani, ho pensato che non avevo mai visto una bimba così bella», queste furono le parole piene di commozione del mio ginecologo.

Benedetta il 28 ottobre (2 giorni dopo) sale al cielo … cosa ricordi di quel giorno e della sua dipartita?

Il 28 ottobre, alle ore 20.30, Benedetta è nata in cielo. Alle ore 20.00 i medici mi dissero che Benedetta sarebbe vissuta ancora per 12 ore. In quel momento mia figlia era fra le mie braccia e le sussurrai: «Benedetta, amore di mamma, se vuoi andare vai. Noi non ti tratteniamo, vai da Gesù e digli che siamo felici di aver messo al mondo una bimba speciale come te, che ci ha insegnato cos’è l’Amore». Appena le ho detto questo, lei è spirata tra le mia braccia. Ho la certezza della vita eterna ed ho la certezza che l’anima è matura già quando una vita nasce in noi mamme. E che l’anima di Benedetta era pronta, pregustava già la Gioia Piena verso cui non ha esitato un attimo ad andare. Aspettava solo che fossi pronta io: voleva andarsene, ma voleva che la salutassi amandola veramente.

Titti, hai dichiarato che il funerale di tua figlia è stata la Pasqua della tua vita …

Il 30 ottobre, poi, fu celebrato il funerale. La chiesa era stracolma di persone. Erano a centinaia e sembrava tutto fuorché un funerale. Fu una festa con canti, cembali, bonghi, chitarre, perché quando una persona cara muore si è umanamente tristi ma nella Gioia cristiana. Quando la piccola bara bianca è entrata in chiesa, io pensavo che sarei morta, invece fui assalita da una brezza leggera che portava in se una ventata di felicità. La bara entrava in chiesa ed io ero felice! Come è possibile tutto questo? Che cos’è questa Gioia che io provo? Non l’ho mai sentita prima! Così Bella…no! Non esistono parole terrene per spiegare questa Gioia! Ecco la Pasqua! La mia vita non era finita in quella tomba, quella bara era vuota! Mia figlia non era lì! Mia figlia era viva!