Il valore della sofferenza nella Bibbia e per i Santi

Nella vita, tutti abbiamo sperimentato, chi più chi meno, la sofferenza. Nella dimensione della Croce descritta da Gesù, tutti ne abbiamo una e siamo invitati a portarla con dignità e per amore Suo. Gesù ci ha dato l’esempio e ci ha fatto capire che senza Croce non può esserci vera risurrezione. La Bibbia e i Santi ci vengono incontro in questo cammino, sostenendoci e facendoci capire il valore della sofferenza e come viverla in grazia di Dio.

Frasi della Bibbia che ci sostengono nei momenti difficili:

1) Deuteronomio 31: 6,8
Siate forti, fatevi animo, non temete e non vi spaventate di loro, perché il Signore tuo Dio cammina con te; non ti lascerà e non ti abbandonerà. Il Signore stesso cammina davanti a te; egli sarà con te, non ti lascerà e non ti abbandonerà; non temere e non ti perdere d’animo!

2) Giosuè 1:9
Non ti ho io comandato: Sii forte e coraggioso? Non temere dunque e non spaventarti, perché è con te il Signore tuo Dio, dovunque tu vada».

3) Siracide 34,14
Chi teme il Signore non ha paura di nulla, e non teme perché egli è la sua speranza.

4) Salmo 27: 7-8
Il Signore è la mia forza e il mio scudo, ho posto in lui la mia fiducia; mi ha dato aiuto ed esulta il mio cuore, con il mio canto gli rendo grazie. Il Signore è la forza del suo popolo, rifugio di salvezza del suo consacrato.

5) Proverbi 3:5-6
Confida nel Signore con tutto il cuore e non appoggiarti sulla tua intelligenza; in tutti i tuoi passi pensa a lui ed egli appianerà i tuoi sentieri.

6) Filippesi 1:28
Senza lasciarvi intimidire in nulla dagli avversari. Questo è per loro un presagio di perdizione, per voi invece di salvezza, e ciò da parte di Dio;

7) 1 Cronache 28:20
Davide disse a Salomone suo figlio: «Sii forte, coraggio; mettiti al lavoro, non temere e non abbatterti, perché il Signore Dio, mio Dio, è con te. Non ti lascerà e non ti abbandonerà finché tu non abbia terminato tutto il lavoro per il tempio.

8) Isaia 41:10-13
Non temere, perché io sono con te; non smarrirti, perché io sono il tuo Dio. Ti rendo forte e anche ti vengo in aiuto e ti sostengo con la destra vittoriosa. Ecco, saranno svergognati e confusi quanti s’infuriavano contro di te; saranno ridotti a nulla e periranno gli uomini che si opponevano a te. Cercherai, ma non troverai, coloro che litigavano con te; saranno ridotti a nulla, a zero, coloro che ti muovevano guerra. Poiché io sono il Signore tuo Dio che ti tengo per la destra e ti dico: «Non temere, io ti vengo in aiuto».

9) 1 Corinzi 15:57-58
Siano rese grazie a Dio che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo! Perciò, fratelli miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, prodigandovi sempre nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.

10) 2 Corinzi: 3-5
Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra tribolazione perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in qualsiasi genere di afflizione con la consolazione con cui siamo consolati noi stessi da Dio. Infatti, come abbondano le sofferenze di Cristo in noi, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione.

11) Salmo 22: 4-6
Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza. Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo. Il mio calice trabocca. Felicità e grazia mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, e abiterò nella casa del Signore per lunghissimi anni.

12) Ebrei 13:5-6
La vostra condotta sia senza avarizia; accontentatevi di quello che avete, perché Dio stesso ha detto: “Non ti lascerò e non ti abbandonerò”. Così possiamo dire con fiducia: “Il Signore è il mio aiuto, non temerò. Che mi potrà fare l’uomo?”

13) 1 Pietro 3: 14-16
E se anche doveste soffrire per la giustizia, beati voi! Non vi sgomentate per paura di loro, né vi turbate, ma adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi. Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto, con una retta coscienza, perché nel momento stesso in cui si parla male di voi rimangano svergognati quelli che malignano sulla vostra buona condotta in Cristo.

14) Giovanni 14:27
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.

15) Filippesi 4:13
Tutto posso in colui che mi dà la forza.

16) Salmo 120: 1,2,7,8
Alzo gli occhi verso i monti: da dove mi verrà l’aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore, che ha fatto cielo e terra. Il Signore ti proteggerà da ogni male, egli proteggerà la tua vita. Il Signore veglierà su di te, quando esci e quando entri, da ora e per sempre.

 

Frasi di Santi sulla sofferenza che ci aiutano a viverla:

1) Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein)
“Ciò che non era nei miei piani era nei piani di Dio. In me prende vita la profonda convinzione che-visto dal lato di Dio – non esiste il caso; tutta la mia vita, fino ai minimi particolari, è già tracciata nei piani della provvidenza divina e davanti agli occhi assolutamente veggenti di Dio presenta una correlazione perfettamente compiuta”.

2) San Giovanni della Croce
“Che vuoi di più, o anima, e perché cerchi ancora fuori di te, dal momento che hai dentro di te le tue ricchezze, i, tuoi diletti, la tua soddisfazione, la tua abbondanza e il tuo regno, cioè l’Amato, che tu desideri e brami? Gioisci e rallegrati pure con Lui nel tuo raccoglimento interiore, poiché lo hai così vicino! Qui desideralo, adoralo, senza andare a cercarlo altrove, poiché ti distrarresti, ti stancheresti senza poterlo né trovare né godere con maggiore certezza e celerità, né averlo più vicino che dentro di te”.

3) Santa Teresa di Lisieux
“Per me la preghiera è uno slancio del cuore, un semplice sguardo gettato verso il cielo, un grido di gratitudine e d’amore, nella prova come nella gioia, insomma, è qualche cosa di grande, di soprannaturale, che mi dilata l’anima e mi unisce a Gesù”.

4) San Josemaría Escrivá
“È molto gradito a Dio il riconoscimento della sua bontà attraverso la recita di un Te Deum di ringraziamento, ogni volta che succede qualcosa di straordinario, senza badare se è – come dice il mondo – favorevole o avverso: perché, anche se il colpo di scalpello ferisce la carne, venendo dalle sua mani di Padre, è pur sempre una prova di Amore, che elimina le nostre spigolosità per avvicinarci alla perfezione”.

5) Santa Gianna Beretta Molla
“Il segreto della felicità è di vivere momento per momento, e di ringraziare il Signore di tutto ciò che Egli nella sua bontà ci manda giorno per giorno”.

6) Santa Faustina
“Gesù quando intende purificare un’anima, usa gli strumenti che vuole. La mia anima si sente completamente abbandonata dalle creature. Talvolta l’intenzione più retta viene interpretata male dalle suore. Questa è una sofferenza molto dolorosa, ma il Signore la permette e bisogna accettarla, perché questo ci fa assomigliare maggiormente a Gesù”.

“Nei momenti difficili e dolorosi canto sommessamente a Te, mio Creatore, l’inno della fiducia, poiché l’abisso della mia fiducia verso di Te, verso la Tua Misericordia, è senza misura. Dal momento in cui ho cominciato ad amare la sofferenza, ha cessato per me dì essere sofferenza. La sofferenza è il cibo quotidiano della mia anima”.

Gesù a Suor Faustina: «Bambina Mia, più di tutto Mi piaci attraverso la sofferenza. Nelle tue sofferenze fisiche ed anche morali, figlia Mia, non cercare comprensione da parte delle creature. Voglio che il profumo delle tue sofferenze sia puro, senza alcuna aggiunta. Esigo che ti distacchi non solo dalle creature, ma anche da te stessa. Figlia Mia, voglio deliziarMi dell’amore del tuo cuore: un amore puro, verginale, immacolato, senza alcuna ombra. Figlia Mia, quanto più ami la sofferenza, tanto più puro sarà il tuo amore verso di Me».

7) San Massimiliano Kolbe
“Per Gesù Cristo sono pronto a soffrire anche più di così… Non dimentichiamo che Gesù non solo ha sofferto, ma poi è altresì risorto gloriosamente. Ricordiamoci, inoltre, che noi siamo protesi verso la risurrezione anche attraverso la sofferenza”.

8) La beata Chiara Luce
“Soffrivo molto fisicamente, ma la mia anima cantava”.

9) Sant’Agata
“Signore mio Gesù Cristo e padrone di tutto, tu vedi il mio cuore e sai qual è il mio desiderio che solo tu mi possieda, giacché tutta a te mi sono data. Conservami contro questo tiranno e rendimi degna di vincere il demonio che insidia la mia anima”. E in prigione:  “Signore, mio creatore, mi hai protetta da quando ero nella culla. Mi hai presa dall’amore del mondo e mi hai dato la pazienza per soffrire. Ora ricevi il mio spirito”.

10) Papa San Giovanni Paolo II
“Soffrire significa diventare particolarmente suscettibili, particolarmente aperti all’opera delle forze salvifiche di Dio, offerte all’umanità in Cristo. In lui Dio ha confermato di voler agire specialmente per mezzo della sofferenza, che è la debolezza e lo spogliamento dell’uomo, e di voler proprio in questa debolezza e in questo spogliamento manifestare la sua potenza”.

11) San Giovanni D’Avila
“O miei carissimi fratelli, il Signore apra i vostri occhi perché possiate vedere quanta ricchezza ci dona in quelle cosa che il mondo disprezza! Di quanto onore siamo ricolmi nel disonore, quando cerchiamo la gloria di Dio! Quanta gloria ci é riservata nella presente afflizione! Quanto dolci, amorose e liete sono le braccia del buon Dio, aperte per accogliere i feriti nelle sue battaglie. Quelle braccia che senza dubbio ci stringono in un abbraccio più dolce del miele, tale da compensare tutte le amarezze che possono dare le pene di questo mondo. Se gusteremo di queste cose, desidereremo ardentemente un tale abbraccio. Chi infatti non desidera questa totalità di amore e di desiderio, se non colui che è ignaro di ogni desiderio?

Se dunque vi attirano quelle cose grandiose e le volete vedere e godere, sappiate che non c’è via migliore che il soffrire. Questa è la strada percorsa da Cristo e dai suoi. Egli chiama «stretta», ma conduce alla vita. Ed egli insegna che, se vogliamo giungere a lui, dobbiamo seguire la sua stessa via. Non è infatti conveniente che, mentre il Figlio di Dio procede per la via dell’infamia, i figli degli uomini cerchino la via degli onori, perché «un discepolo non è da più del maestro, né un servo da più del suo padrone» (Mt 10, 24)”.

In questo video la veggente Vicka ci riferisce cosa dice Maria sul dono della croce e sul valore della sofferenza.