La devozione dei barlettani a Maria SS.ma Dello Sterpeto
Nel corso dei secoli, in circostanze di grandi calamità, la sacra Immagine Mariana è sempre rimasta esposta in Cattedrale per la venerazione dei fedeli che invocavano forza, rifugio e conforto. Si pensi al tragico periodo delle due Grandi Guerre della prima metà del XX secolo.
Dal 1933 (giungono però in forma stabile nel 1935) furono custodi del Santuario i monaci Benedettini Cistercensi di Casamari. Alla loro partenza, nel 1950 si alternarono ancora una volta i canonici di Santa Maria fino al 1951, quando subentrarono definitivamente gli Oblati di San Giuseppe di Asti, che hanno dato vita e slancio a quel luogo di culto che il 4 settembre 1977 vide la dedicazione del nuovo Santuario, costruito accanto a quello antico.
Nel 1949 il vicario generale dell’Arcidiocesi Nazarena di Barletta, il servo di Dio mons. Angelo Raffaele Dimiccoli (grande devoto di Maria Santissima), unitamente al Capitolo Mariano della Cattedrale, caldeggiò il restauro dell’Icona, stravolta nelle sue linee originarie per la sovrapposizione di ridipinture, di vernici e del fumo delle candele delle lampade. La restaurata Immagine fu solennemente incoronata nel 1961 dal card.
Alfredo Ottaviani. Un secondo restauro fu effettuato nel 1978 dalla Soprintendenza delle Belle Arti di Bari.
La Madonna dello Sterpeto è Patrona con san Ruggero vescovo della città di Barletta e compatrona dell’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie. E’ festeggiata liturgicamente l’8 maggio, mentre la festa patronale è fissata per la seconda domenica di luglio. Le tributano venerazione e affetto anche i fedeli di Margherita di Savoia, di Trinitapoli e di San Ferdinando di Puglia.
A cura di Emanuele Mascolo