” Padre, sono qui davanti a te letteralmente portata da alcune amiche mie e anche tue che vengono assiduamente in questa chiesa. Io non entravo in una chiesa da molti anni. Un peccato commesso nei primi anni di matrimonio mi ha paralizzato totalmente. Non ho pregato più. Ho avuto sempre la sensazione che Dio ce l’avesse con me. Perciò avevo vergogna di entrare in chiesa per confessare il mio peccato che, lungo gli anni, mi ha reso paralitica nella vita spirituale. Ora, grazie all’amore di queste amiche, sono qui per confessare il mio peccato perché io possa rialzarmi e continuare il mio cammino di fede”, così mi parlava una donna molti anni fa.
Non puoi immaginare la gioia che c’era sul volto di quella donna dopo aver ricevuto l’assoluzione! É veramente da emulare lo zelo e l’amore di quelle donne che, con spirito di misericordia e preghiera, portarono la loro amica davanti a me perché sperimentasse la tenerezza e la misericordia di Dio. Chissà quante preghiere e digiuni fecero quelle amiche sue e mie perché quella donna ritornasse in chiesa! Intercedere, chiedere in favore di un altro-dice il catechismo della Chiesa cattolica-é la preghiera di un cuore in sintonia con la misericordia di Dio. Tu che ti stai impegnando ad amare il Signore, in questo anno della Misericordia possa tu essere divorato dalla preghiera d’intercessione per la salvezza eterna delle anime. Tuo fratello, tua sorella, tuo figlio, tuo marito, tuo padre, il tuo datore di lavoro, un tuo amico, il tuo parroco non vive nella grazia e nella verità di Gesù Cristo?
Portalo/a davanti a Gesù giorno e notte nella preghiera d’intercessione. Digiuna anche. Il giorno verrà quando il Signore ascolterà la tua preghiera. La preghiera d’intercessione dev’essere fatta anche per coloro che ci fanno del male. Questa preghiera é veramente cristiana. Amen. Alleluia. (P. Lorenzo Montecalvo dei vocazionisti)