Don Michele Munno, parroco a Trebisacce si è sentito ispirato a scrivere una Via Crucis meditata pensando al giovane Carlo Acutis.
I venerdì di Quaresima sotto il segno del Venerabile Carlo Acutis, si svolgono presso la chiesa di “San Vincenzo Ferrer” a Trebisacce, in provincia di Cosenza.
Don Michele Munno, giovane parroco ha scritto una via crucis meditata sotto ispirazione della vita e del carisma del giovane Carlo Acutis, ricordiamo proprio che il Papa, lo ha indicato come modello da seguire per tutti i giovani che si mettono alla sequela del Vangelo.
L’opuscolo che raccoglie le riflessioni della Via Crucis scritte da don Michele si chiama “Via caritatis. Via Crucis con il beato Carlo Acutis” è un vero e proprio cammino che i ragazzi faranno per seguire la famosa “Autostrada verso il cielo” ci cui parlava tanto Carlo. Tra le tante cadute e difficoltà, è possibile farsi santi e questo è l’insegnamento che ci ha lasciato il giovane Acutis.
La genesi della Via Crucis con il giovane Carlo Acutis
Questo è ciò che racconta don Michele a Vatican News: “Personalmente sono sempre stato legato alla Via Crucis, anche perché nel territorio della nostra diocesi è una delle pratiche che, durante la Quaresima, vede una grandissima partecipazione di fedeli, quindi già questo è stato un primo elemento che ho tenuto in conto. Poi tra la fine del mese di ottobre e l’inizio del mese di novembre, proprio perché la figura di Carlo mi ha sempre affascinato e fin dal 2007 sono in contatto con la famiglia, ho chiesto alla sua mamma, la signora Antonia Salzano, se avessero pensato di proporre qualcosa per una Via Crucis sulla vita di Carlo. Lei mi ha detto di non averci pensato e subito dopo mi ha lanciato una provocazione dicendomi di provare a scriverle. Dopo qualche giorno, pensando un po’ a questa proposta, mi sono messo a scrivere e sono nate le meditazioni anche abbastanza velocemente. Poi ho inviato tutto alla signora Antonia che le ha subito apprezzate e mi ha detto poi di volerle pubblicare e quindi è nato l’opuscolo della Via Crucis.”
La prima stazione e l’ultima rappresentano la vita di Carlo Acutis
Continua il sacerdote dicendo a Vatican News che due sono le stazioni che rappresentano in particolare la vita di Carlo Acutis “La prima stazione dove c’è subito la scelta. Nella proposta di Pilato se scegliere Gesù o Barabba, Carlo decisamente sceglie Gesù e il suo programma di vita; e poi l’ultima, la quattordicesima, dove c’è questa tensione già verso l’eternità. Carlo muore nella consapevolezza che la sua vita è stata un dono, di non aver sprecato neppure un istante, di aver dato tutto. “Offro la mia vita per il Papa, per la Chiesa – diceva – per non fare il Purgatorio andare dritto in Paradiso”.
Fonte. Gaudium Press di Rita Sberna