L’uso dell’acqua benedetta in suffragio dei defunti

L'uso dell'acqua benedetta in suffragio dei defunti

L’acqua santa, usata nel debito modo rimette i peccati veniali, quando chi se ne serve ha il dolore nel cuore; dispone l’anima a ricevere i doni di Dio, mette in fuga il demonio, talvolta libera anche dai dolori e dalle infermità del corpo; allontana la grandine e la tempesta, dona fertilità alla terra, può anche aiutare a liberare le anime del purgatorio coadiuvata da preghiere di suffragio. Si consiglia anche l’uso e l’aspersione nei luoghi dove sono stati commessi gravi peccati mortali (aborti, sedute spiritiche ecc..) e di asperggiere frequentemente i moribondi, che in quei momenti tremendi sono particolarmente vessati e colpiti dal demonio (come ha sperimentato anche S. Faustina Kowalka e Suor Josefa Menendez). Tutte queste grazie il Signore le concede quando chi si serve dell’acqua benedetta e riceve le benedizioni della Chiesa ha viva fede nella potenza e bontà di Dio.”