Le apparve prima il Signore che le disse: “Ti faccio vedere con quanta gloria il Vescovo entra in paradiso perché ha dato l’approvazione al primo Santuario del mondo dell’Amore Misericordioso”.
Poi, il Signore scomparve ed arrivò il Vescovo con il suo corpo glorioso.
Il Vescovo gli disse: “Madre Speranza, il Signore mi ha mandato a te per ringraziarti perché tu mi hai chiamato a dare l’approvazione al Santuario e il Signore è stato molto contento.
Adesso avrò per tutta l’eternità la gloria del Paradiso.
Però devo dirti che io, prima di andare in Paradiso, ho sofferto tanto in Purgatorio.”
Al che la Madre replicò: “Eccellenza, lei è morto ieri a Roma, perché mi dice che ha sofferto per tanto tempo se sono passati solo due giorni?”
Il Vescovo le rispose:“Madre Speranza, il tempo dell’aldilà non è uguale a quello che si vive sulla Terra.
Ho sofferto molto, molto di più in questi due giorni di purgatorio che non in 80 anni della mia vita sulla Terra perché quando si muore l’anima si presenta davanti a Dio e in presenza di Dio l’anima si vergogna.
Si vergogna del comportamento che ha avuto in vita trascurando il Signore.
Deve dire a tutti che l’aldilà esiste e che sulla Terra la cosa più importante è amare il Signore, tutto il resto non serve a niente”.