Mamma Celeste guariscimi! E fu così che due bambini guarirono a Medjugorje
Per cui viene prescritto al bambino un supporto psicoterapeutico, oltre ai massaggi, al nuoto e alla logopedia, essendo anche il suo linguaggio regredito.
Nonostante la bravura degli specialisti e tutti gli aiuti dati al bambino, non ne veniamo fuori. Finché una mattina Raffaele avanza una richiesta: “Mamma, ti prego, portami a Medjugorje!” Siamo ad ottobre 2015, il bambino ha quattro anni.
Il primo novembre 2015 Raffaele sale sul Podbrodo e rivolge una supplica alla Madonna, davanti alla bianca statua che si trova in cima: “Madonnina, non ce la faccio più! Ti prego, fammi fare la cacca al vaso come tutti i bimbi e non farmi mai più prendere la medicina!”
La sera in albergo, dopo cena, ci dice: “Ora che torno a casa farò la cacca al vaso come tutti i bimbi e non prenderò più la medicina! Me lo ha detto la Signora Bianca della collina!”
Ho lavato le ultime mutandine sporche di cacca all’hotel Luna, a Medjugorje!
Il 6 gennaio 2016 Raffaele ha finalmente smesso di assumere il lassativo osmotico, dal momento che non se ne rendeva più necessario l’uso. L’undici gennaio 2016, dopo quasi due anni, Raffaele è rientrato all’asilo.
Cosa vuoi dire a coloro che leggeranno la tua testimonianza?
Spero che questa testimonianza, come diceva Madre Teresa di Calcutta, sia una “goccia di acqua pulita” e terminerei con le sue parole tratte da un’intervista rilasciata a Roma nel 1979 a un giornalista che le chiese in modo tendenzioso se pensava che il suo operato avesse cambiato il mondo, dal momento che era rimasto lo stesso: “Vede, io non ho mai pensato di poter cambiare il mondo! Ho cercato soltanto di essere una goccia di acqua pulita, nella quale potesse brillare l’amore di Dio. Cerchi di essere anche lei una goccia di acqua pulita e così saremo in due.”
Servizio di Rita Sberna