Mara Santangelo “La fede è il mio Match Point più bello”

Mara Santangelo “La fede è il mio Match Point più bello”

La fede ti ha aiutata tanto ed in particolare la chiamata a Medjugorje …

La fede è il mio Match Point più bello, è la mia conquista più importante.

Purtroppo quando giravo il mondo come tennista professionista, avevo una fede tiepida, mi rivolgevo a Dio solamente nel momento del bisogno ahimè, maledicendolo per le tante sofferenze e per i tanti dolori: come la perdita di mia madre, il dolore fisico e la solitudine.

Nel momento in cui mi sono dovuta fermare per un lungo infortunio, ho avuto molto tempo per riflettere e così, sono andata a fare un pellegrinaggio a Medjugorje con mia nonna (quasi per curiosità) ed in quel luogo, mi si è aperto un mondo.

Sulla collina delle apparizioni ho sentito forte la chiamata di Dio, ed ho capito che veramente esiste qualcosa di più importante del successo. Avevo tutto quello che il mondo pensa che sia “tutto”: la fama, la stampa che ti porta in alto, le vittorie e tanti guadagni ma ero estremamente infelice ed insoddisfatta.

Su quella collina ho visto persone che soltanto sgranando il rosario, avevano il volto illuminato di serenità, ed io invece, ero alla ricerca ed avevo sete di tutto questo e mi sono resa conto che anche io avrei dovuto percorrere quella strada, che oggi mi porta a testimoniare e a riscoprire i veri valori e la mia anima.

Ho cercato di sanare tutte quelle ferite che mi hanno colpita nel passato, cerco di guarirle con la fede.

Pensi che tua madre, oggi sarebbe contenta di quello che sei diventata?

Assolutamente si. Ho sentito forte la sua presenza, in ogni passo della mia vita ed è proprio questo, quello che mi ha dato la forza di non arrendermi e di proseguire nonostante le tantissime difficoltà.

Vi assicuro che non è stato facile, giocare ed allenarmi giorno per giorno, con un dolore costante al piede che t’impedisce di esprimerti come tu vorresti e potresti, grazie ad un grandissimo talento che mi era stato dato da Dio e valorizzato grazie ai tanti allenatori che mi hanno seguita e che vedevano in me questo grande potenziale.

Racconto sempre del Mach point contro Serena Williams che stavo conducendo sul campo centrale di Wimbledon, quando all’improvviso il piede malandato mi ha impedito di portare a casa la vittoria e di continuare a giocare.

Quest’accaduto mi ha logorato sia dal punto di vista fisico che mentale però questo mi ha portata ad incontrare Dio. A tutto c’è un perché!