Lo scorso 25 marzo, è morto di coronavirus Erminio Misani di Belluscio. Aveva 54 anni e viveva in quel paese di 7 mila anime da quando era nato.
Sposato con Michela, ha sempre lavorato onestamente per assicurare un futuro di studio ai suoi 3 figli. Era volontario nella comunità, stava in oratorio e con tanti sacrifici insieme alla moglie, avevano acquistato una villetta a schiera al centro del paese.
Lavorara presso un’azienda di tessuti, la Lei Tsu, della famiglia Terragni mentre la moglie si occupava della casa e dei figli.
A fine marzo purtroppo Erminio è colpito dal Covid-19, viene subito ricoverato e purtroppo non ce la fa.
Michela rimane sola e racconta al Corriere.it : «Ho telefonato ad uno dei titolari della Lei Tsu, Benedetto Terragni perché era doveroso avvisarlo. Erminio lavorava da loro da 30 anni, per lui era come una seconda famiglia».
E così Benedetto, il capo dell’azienda Lei Tsu, daccordo con i figli, decidono di assumere la moglie di Erminio.
Michela inizierà a lavorare a giugno per la famiglia Terragni: «Quando l’ho sentito sono rimasta senza parole . Sono stati giorni tremendi, mi sembrava che tutto mi fosse crollato addosso, e questo gesto è di un’umanità immensa, che ci aiuta concretamente».
Queste le parole di Benedetto Terragni, fondatore dell’azienda Lei Tsu: «Erminio è stato con noi per anni, ha aiutato l’azienda a crescere, anche per noi è stata una perdita tragica. Assumere Michela è stato un gesto per ricordarlo degnamente e per aiutare coi fatti la sua famiglia». Un aiuto che si unisce a tanti altri, arrivati in questi mesi: «La forza per andare avanti ci viene anche da una comunità intera che si è stretta intorno a noi, dagli amici, ai conoscenti, all’amministrazione comunale, alla Protezione civile, ai volontari. Ci sono arrivate, parole, gesti, pensieri. Siamo così grati e stupiti di tanto affetto».