Quo Vado di Checco Zalone: un film che difende ironicamente i valori cristiani

Qualche sera fa, in televisione hanno proiettato il film del 2016 campione d’incassi (ben 37 milioni di euro in 6 giorni dalla sua uscita) di Checco Zalone “Quo Vado” che ha riscosso un enorme successo.  Il molleggiato Adriano Celentano, al quale Zalone ha inserito nel finale del film uno dei brani di Celentano “La prima Repubblica”, aveva affermato  che il cinema di Checco Zalone è un vero toccasana che tutte le farmacie dovrebbero utilizzare, per guarirci da quel tipo di film in cui vi è soltanto violenza ed ignoranza.

Personalmente ho visto il film sia al cinema che in tv e devo ammettere che mi sono molto divertita, ho riso tanto ma allo stesso tempo, quelle scene del film che ti portano a ridere, ti fanno anche riflettere e meditare.

Nel film, oltre al tema della raccomandazione, della politica e della corruzione, c’è stato spazio anche per il tema della famiglia e della religione. Una scena commovente in cui Checco, la fidanzata (ed i figli della fidanzata) si trovavano a tavola, prima di cominciare a pranzare, ogni bambino di etnia diversa, pregava il suo Dio nella propria lingua.

Questi bimbi erano figli di un unica donna ma con 3 padri diversi, e questa scoperta in Quo Vado ha fatto “scandalizzare” Zalone, che nell’ironia ha difeso i valori della famiglia.

Un film adatto alle famiglie e ai ragazzi, insomma una comicità non volgare (a differenza di quella che spesso propone Cristian De Sica).

Rita Sberna