San Giovanni XXIII Un Padre buono tra i carcerati

San Giovanni XXIII° Un Padre buono tra i carcerati

E il Papa pensò bene di tenere un discorso a braccio, qualcosa di meraviglioso che gli emerse dal suo cuore in maniera sincera e immediata.

Ma quando entrarono in carcere, come lui poi ricordò per tutta la sua vita, un uomo in particolare colpì l’attenzione del Sommo Pontefice.

Vi era un uomo recluso, uno come tanti atri, ma a differenza degli altri che quando il Papa entrò in carcere s’ inginocchiarono per portargli il dovuto rispetto, quest’uomo volle toccare le mani del Papa, baciargliele, e pianse lacrime amare al cospetto del Pontefice, e in ginocchio pronunciò delle parole che colpirono molto Papa Giovanni XXIII:

“ Padre, io ho ucciso una persona, io non andrò mai in Paradiso, e non sono degno si essere perdonato “

Il Papa lo guardò con grande compassione senza parlare,

e l’uomo proseguì dicendo :

“ Dio potrà perdonarmi ? Santo Padre voglio cambiare vita, chiedo a Gesù di cambiare vita “.

Il Papa accarezzò questo pover’uomo con amore, e gli baciò il capo dicendo:

“ Io sono qua per te, perché tu hai più bisogno di tutti gli altri del perdono di Dio, e se tu lo vuoi, Il Padre eterno ha gia perdonato i tuoi errori “.

Il Papa benedicendolo disse all’uomo:

“ Vai in pace “.

Quel pover’uomo restò scioccato da quelle meravigliose parole piene di luce, e guadò negli occhi il Papa, perché sapeva che davanti a se aveva Gesù Cristo, e se il Papa gli aveva espresso tali parole, allora il vangelo diceva la verità, e le Beatitudini erano vere:

Beati quelli che sono nel pianto,

perché saranno consolati “.

 Andrea Pagnini