San Lazzaro : uscire dai nostri sepolcri

Dal Vangelo secondo Giovanni

Quando Maria giunse dove si trovava Gesù, appena lo vide si gettò ai suoi piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». 33 Gesù allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!».  Gesù scoppiò in pianto.  Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!».  Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?».Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra.Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni».  Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?».Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!».  Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberatelo e lasciatelo andare».  Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.

Carissimi fratelli in Cristo , la gioia della Resurrezione non può essere limitata ad un determinato periodo dell’anno liturgico , ma necessita di essere vissuta da ogni cristiano ogni giorno della propria vita  , in mezzo alle varie situazioni  che possono essere illuminate in eterno esclusivamente dalla gloria e dalla gioia del mattino di Pasqua . Attraverso San Lazzaro , Gesù vuole far comprendere ai suoi discepoli e alla popolazione che egli non è un semplice profeta o ciarlatano , ma lui è la vita e la resurrezione . Questo noi uomini non l’abbiamo ancora compreso . Il Signore non è un optional o una ciliegina sulla torta per adornare la nostra vita fatta di tutt’altre cose , ma lui è l’essenza , è la vita e noi senza vita non siamo niente se non morti e inesistenti sulla faccia della terra. Quando capiremo questo , tutto sarà diverso e il Signore non sarà più un bancomat a cui chiedere i desideri , o una stella cometa a cui implorare i nostri sfizi , ma lui sarà il nostro tutto e la sua presenza ci basterà. Il resto se non viene risolto , certamente al cento per cento verrà trasfigurato dal suo amore onnipresente. Maria , siamo tutti noi che presi dalla disperazione e delusi da una falsa idea di Dio gridiamo al Signore:«Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!» Come se Dio fosse il nostro risolutore di problemi o il nostro burattino da sgridare quando non si comporta bene , arrivando così ad essere persino giudici severi nei confronti dei comportamenti di Dio. Al posto di giudicare un Dio che non giudica , invochiamo la sua presenza , crediamo che lui è il solo capace di ridonare vita  anche quando tutto sembra perduto . Mi colpisce che Gesù si commuova davanti a tanta disperazione . In fondo il maestro è vero Dio e vero uomo, che non teme di condividere la nostra condizione umana , la nostra disperazione , il nostro scoraggiamento e per questo si avvicina al nostro cuore ferito per sentire i nostri stessi sentimenti e per donarci vita vera e perfetta letizia. Ma se ci potremmo ritrovare nel comportamento di Maria , potremmo anche vivere l’esperienza di Lazzaro , che ormai morto da quattro giorni era giudicato dal popolo ormai finito . Gesù però è il solo che desidera far uscire dal sepolcro quel suo amico , non si arrende alla morte , ma la vince con la sola forza dell’Amore del Padre ed esclama :«Lazzaro, vieni fuori!». Usciamo cari fratelli e care sorelle dai nostri sepolcri fatti di pensieri negativi , usciamo dalla paura di trovare il volto del prossimo , usciamo dalla paura di donarci a Dio , usciamo dal timore di amare i fratelli . Questo è il momento che Gesù ci offre per ritornare in vita dalla nostra morte spirituale . Come Lazzaro usciamo dal nostro sepolcro , invece di giudicare come Maria il comportamento di Dio , perché probabilmente i morti e gli inoperanti eravamo noi e non il Signore .

Francesco Pio Petrachi

Per entrare meglio nel mistero 

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Francesco Pio Petrachi nato nel 2004 a Lecce in Puglia, ha ricevuto la chiamata al Sacerdozio all’età di tre anni che avrà il suo compimento con l’entrata in seminario quando il Signore vorrà. Attualmente frequenta il Liceo Classico e collabora con il suo parroco attraverso il servizio liturgico e guidando un cenacolo di preghiera dedicato a Maria Regina della Pace. Recandosi a Medjugorie si è innamorato di Maria e gli piace pensare che è il suo sposo, da quel pellegrinaggio ha approfondito il suo percorso spirituale anche praticando il culto della Divina Misericordia e della Divina Volontà. Vive nel mondo, tra i giovani della sua età testimoniando il Risorto attraverso il sorriso e la serenità che lo caratterizzano anche nelle minime cose. Collabora con Cristiani Today curando la rubrica settimanale “In cammino con i Santi”.