Santa Gemma Galgani nacque il 12 marzo 1878 in una famiglia cristiana che le ha trasmesso l’amore per Gesù e per la Chiesa fin dalla tenera età . A sette anni, mentre riceve la cresima, Gesù le parla al cuore e la prepara alla morte della madre che avviene nel 1886 a causa della tubercolosi. La sua vita è una vita di amore e di sacrificio. Gesù infatti l’ha prescelta e la vuole santificare facendola partecipe dei suoi dolori ed attirandola a sé attraverso l’amore per la Sua Dolorosa Passione . Cominciano le apparizioni di Gesù Crocifisso che un giorno, mostrando le piaghe, le sussurra: “Guarda figlia ed impara come si ama!”.Soffrire per Gesù, con Gesù, amare soltanto Gesù, era il suo altissimo desiderio .Tutti i venerdì Gemma soffriva i dolori della passione del Signore, e nel 1899, si manifestò il dono delle stimmate : veramente ora è “sposa del Crocifisso”. Godette anche la confidenza del suo Angelo Custode, il quale la liberò da molte tentazioni e portò perfino la sua corrispondenza al padre Germano, suo direttore spirituale che l’aiutò ad amare Gesù nel modo più santo e giusto. Si unì per sempre in Paradiso al suo celeste Sposo l’11 Aprile 1903, vigilia di Pasqua.
Per Amore….solo per amore . Questa frase racchiude tutta la vita di Santa Gemma Galgani , questa Santa che risplende nel nostro cammino per indicarci l’Amore di Dio che si è riversato sulla Santa Croce per ognuno di noi e che si riversa ogni giorno in ogni Santa Messa . Santa Gemma prima di soffrire ha amato ed ha sofferto amando , ma soprattutto ha AMATO DIO. Non dobbiamo pensare a Gemma come una donna che amava soffrire per vittimismo esagerato o per autolesionismo , ma bensì come donna dagli occhi splendenti dell’Amore di Dio . L’Amore è la migliore scuola dove non si parla molto, ma si dona tutto gratuitamente e questa scuola d’Amore è proprio la Croce , quella Croce che Santa Gemma contemplava per sentirsi amata, compresa, e a cui donare tutte le proprie sofferenze come dono e come mezzo di salvezza per le anime . Molte volte la sofferenza bussa alla nostra porta improvvisamente a causa della nostra condizione umana e noi , che magari abbiamo passato giorni interi a dire a Gesù “ti amo”, ci ritroviamo a chiederci il perché della nostra sofferenza, a volte perdendo tempo prezioso per la salvezza delle anime . Gesù è lì sulla Croce che ci aspetta per mostrarci che Lui ha trasfigurato la nostra sofferenza , l’ha presa sul suo Corpo per farci diventare liberi di avere speranza anche nei momenti più oscuri della vita . Cari fratelli e sorelle, quando la sofferenza entra nella nostra vita a causa della nostra fragilità umana ( e NON per la volontà di Dio), andiamo davanti al Crocifisso, contempliamo l’Amore vero, lì Gesù darà senso a tutto , ci farà alzare gli occhi dalla nostra disperazione sul Suo Volto per incontrare il nostro sguardo, perché guardandoci trasfigurerà il nostro dolore in luce per il nostro cammino di fede e per la salvezza delle anime . Ricordiamoci : Gesù sulla Croce ha sete del nostro amore ed è pronto a far riversare in abbondanza su di noi l’Acqua e il Sangue delle grazie e delle consolazioni. In quel momento il nostro cuore già inizia a vivere il mattino di Pasqua…
Francesco Pio Petrachi