Santa Rita, la Santa degli impossibili, mi ha salvata dall’anoressia
Rita Salvadori, è una giovane mamma di 2 figli. E’ sposata con Leonardo e vive a Venturina.
La sua storia ha inizio prima che si sposasse. Rita inizia a mettersi a dieta, dopo un amore finito. Da lì ha inizio il suo calvario.
Inizia a stare male, salta i pasti, comincia a pesarsi e a vedere che l’ago della bilancia scendeva sempre più.
Decide di ridurreil cibo in maniera estrema. Nella sua mente iniziò una sorta di finto-benessere.
La mancanza di cibo la porta a diventare bulimica e successivamente anoressica.
Ma la fede l’ha salvata grazie all’intervento di Santa Rita.
Cos’è scattato di anomalo nella tua mente?
Forse il bisogno di controllare qualcosa. Io non riuscivo a controllare più la mia vita e avevo trovato nel cibo una sorta di autocontrollo.
Più riuscivo a stare senza cibo e più mi sentivo forte. I problemi non mi toccavano e io in quel modo stavo bene.
Quando mi pesavo, vedevo che l’ago della bilancia scendeva, e io stavo ancora meglio.
Come si sono accorti i tuoi genitori, del tuo malessere?
All’inizio non se n’erano accorti, perché mi nascondevo mettendomi vestiti larghi e dicevo loro bugie, facendogli credere che avevo mangiato, oppure gli dicevo che mi faceva male lo stomaco.
Dopo un paio di mesi, si sono accorti che c’era qualcosa che non andava e che era cambiato anche il mio umore. Ero sempre nervosa, arrabbiata e piangevo.
Sono diventata bulimica. I miei genitori mi obbligavano a mangiare, così m’ingozzavo di mangiare e subito dopo andavo a vomitare. Sono arrivata a pesare 30 kg. La mia famiglia era disperata.
I tuoi nonni andarono in pellegrinaggio a Cascia, vero?
Si, i miei poveri nonni andarono a Cascia a chiedere a Santa Rita una grazia per me. Io sono nata proprio il giorno di Santa Rita, il 22 maggio.
Lei è la Santa dei casi impossibili, ed il mio caso era una situazione impossibile e disperata.
I miei nonni fecero tutta la scalinata a piedi.
Santa Rita c’ha ottenuto la grazia. Adesso sto bene, ho due bellissimi bimbi e la mia vita è felice. Tutto il resto è solo un brutto ricordo.
Quanto aiuta la fede e la preghiera dei propri cari in queste situazioni?
Contano tanto. Bisogna credere sempre in qualcosa. E’ impossibile non credere a niente. La fede ti da la forza per andare avanti, se credi vai avanti, ma se non credi rimani ferma dove sei.
Nel periodo in cui stavi male, com’era il tuo rapporto con Dio?
All’inizio ero arrabbiata con Lui. Mi chiedevo perché tutte le cose brutte capitavano a me. Nel corso degli anni, ho capito che quella era una prova.
Dio mi aveva messo alla prova, per farmi uscire tutta la forza che era dentro di me, perché io mi vedevo sempre brutta, insignificante e diversa dagli altri.
Lui mi ha fatto capire che sono forte e non ho nulla da invidiare agli altri.