Stefano Makula “Ero morto ma un angelo mi ha salvato”

Stefano Makula “Ero morto ma un angelo mi ha salvato”

 

Il tuo primo record risale nel 1978 quando ti tuffasti a 50 mt di profondità.

Ma fu il 21 ottobre 1989 nelle acque di Ponza, in cui raggiungesti un record di 110 mt di profondità; Quel giorno ha cambiato la tua vita per sempre …

A distanza di 28 anni non posso dimenticare quella giornata: ero morto e sono risuscitato.

Premetto che l’anno prima avevo portato il record a Maiorca con 102 mt, ed a Ponza il pubblico aspettava con ansia questi 10 mt in più (110 mt di profondità) era un’impresa particolare e comunque Ponza è sempre stata una comunità che mi ha sempre sostenuto dato che i primi record li cominciai a fare lì.

Era tutto organizzato, vi era anche la diretta Rai. Ma non si sa perché, quella mattina mi svegliai strano, era una mattinata NO!

Andai oltre questa mia sensazione, così feci la discesa, era tutto perfetto o quasi perché a 2mt dal traguardo scoppiai!

Sentii come una morsa che mi stringeva, fui costretto a mollare la zavorra, un dolore fortissimo al petto e subito dopo sono morto! (Un esperienza che avevo vissuto lo stesso giorno di 10 anni prima).

Il mio corpo non c’era più.

 

Cos’ hai visto e sentito in quel momento?

Non è semplice perché il mio corpo era morto ma io ero sempre Stefano, fuori dal mio corpo cominciai a fare un viaggio ed entrai in un tunnel.

Come vi ho detto non era la prima volta che facevo esperienza di questo tunnel per cui entrai diretto in questa forte luce, però ad un certo punto anziché provare una sensazione di benessere, provai una negatività pazzesca. A quel punto mentre cominciai a pensare cosa mi stesse succedendo, vidi un ulteriore luce ed un angelo che mi disse di stringere forte il cavo perché sarei risalito.

Così una volta rientrato nel mio corpo, staccai il cavo.

Affermi che il tuo angelo custode oltre ad averti salvato la vita ti abbia detto prima di risalire in riva: “Abbi cura di te”. Hai capito in che modo dovevi prenderti cura di te stesso?

Si certamente. Più volte nella mia vita ho rischiato di morire per cui credo che voleva raccomandarmi di stare più attento e di non mettermi sempre in condizioni di rischio.

A volte anche con 40 di febbre andavo sott’acqua senza pensarci due volte.