“Un angelo per amico” – Storia di una conversione

Intervista a Marilena Turnassi, autrice del libro “Un angelo per amico”, una testimonianza di fede in cui, Marilena racconta la sua vita ed il suo percorso di conversione, fatto di segni, angeli, e costellato anche di sofferenze dovute alla perdita di persone care.

Marilena, prima della sua conversione, aveva una vita lavorativa abbastanza attiva: era segretaria di un Onorevole, poi dal 2000 ha lavorato al programma “La Vita in diretta” come pubblico. Adesso oltre ad essere una mamma, è una nonna, ed ha una vita attiva nella parrocchia.

Marilena Turnassi è membro attivo del movimento internazionale delle “Rondinelle”.

Nel tuo libro racconti di un episodio particolare che riguarda proprio la presenza degli angeli nella tua vita …

Quando è successo quell’incontro straordinario che vi racconterò, era un periodo in cui mi definivo “credente ma non praticante”. Non sapevo pregare perché non frequentavo la chiesa ma avevo un dialogo diretto con il Signore.

Diciotto anni fa, mi ritrovai a cambiare casa, e la prima cosa che entrò dentro casa mia fu proprio, un quadro raffigurante degli angeli.

Quando per la prima volta vidi quel quadro, mi trasmise subito un senso di pace, di serenità e di gioia.

Tutte le mattine, rimanevo sola a casa, mi alzavo dal letto e mi sedevo in salotto  e cominciavo a parlare con questi angeli raffigurati nel quadro.

A me la casa che acquistammo non mi piaceva, mi trasmetteva negatività, solo quel quadro mi trasmetteva gioia e pace.

Una mattina delle tante, entrando in camera da pranzo, vidi una forte luce azzurra che poi scomparve.

Poi successivamente, in una giornata di sabato,  mentre mi ritrovavo in cucina a fare colazione, mi voltai e vidi un angelo enorme che oltrepassava l’altezza della porta, aveva i capelli biondi ed un abito azzurro. Dopo poco, scomparve. Rimasi entusiasta e sorpresa di ciò che avevo visto.

La stessa sera avevamo una cena a casa nostra con i suoceri di mia figlia. Ricordo che mia figlia Romina con il fidanzato non si sedettero a tavola ed erano abbastanza agitati. L’indomani mattina mia figlia, mi spiegò il motivo del loro comportamento e mi disse di essere incinta.

Romina, all’epoca, aveva soltanto 18 anni, ed io essendo lontana dalla fede, non accettai il bambino e le consigliai subito di abortire.

Mia figlia a tutti  i costi voleva tenere il bambino, ma io continuavo ad insistere che doveva abortire. La stessa notte, mi venne in sogno lo stesso angelo che avevo visto nel mio salotto, e sentii una sensazione incredibile al punto che capii che quell’apparizione voleva “annunciarmi” qualcosa, così capii che il Signore voleva da me che accettassi questa nuova creatura in grembo a mia figlia.

Quando mi convertii, il mio Padre spirituale mi spiegò che quell’angelo era l’arcangelo Gabriele, l’angelo delle annunciazioni.

Nella tua vita sono avvenute delle perdite molto importanti: prima la morte di tuo suocero, poi la morte di tua madre, poi la morte di tuo padre ed infine la morte della piccola Eleonora, la tua nipotina.

E’ stata proprio la morte di Eleonora che ti ha condotta nel baratro della depressione?

Esatto. Quando Eleonora è morta aveva soltanto 4 anni, non essendo, all’epoca, una famiglia praticante ed immersa nella fede, ci siamo spaccati a metà! Ci colpevolizzavamo a vicenda, al punto da volerci separare con mio marito, ma anche le mie figlie volevano dividersi con i rispettivi mariti.

Sono caduta in una profonda depressione e supplicavo ogni giorno il Signore di venirmi a prendere.

Mi sentivo una fallita: come madre, come moglie e come nonna; non davo più un senso alla mia vita e morire per me era l’unica cosa da fare.

Ma il Signore, mi mandò un angelo terreno che adesso non c’è più, si chiamava Nicolina, una signora piena di fede che mi ha condotta a frequentare un cenacolo di preghiera, dove poi sono rimasta, ed è lì, che ho conosciuto la mia guida spirituale Padre Dino.

 Dopo l’inizio del tuo cammino di fede, fai l’esperienza di evangelizzazione negli USA insieme al tuo Padre spirituale. Cosa ti ricordi?

E’ stata un esperienza straordinaria. Desideravo andare in America da diversi anni, sentivo una sorta di locuzione interiore e non capivo perché mi attirasse l’America.

Frequentavo il gruppo di preghiera da 3 anni, un giorno ero in pellegrinaggio con Padre Dino, e durante il pranzo disse che si stava preparando per andare in America dai suoi gruppi di preghiera Italo- americani, così gli proposi subito che sarei voluta andare anche io negli USA e così fù.

In America ho conosciuto una persona carismatica, della quale il Signore si è servito per guarirmi da una cervicale congenita.

Forse il Signore voleva guarirmi da questo mio problema fisico, ecco perché mi ha condotta fino in America.

Ad un certo punto del tuo cammino di fede, arriva anche la chiamata di Maria a Medjugorje. Cosa ricordi di quel pellegrinaggio?

Devo dire che prima di quel pellegrinaggio, non dialogavo con la Madonna, ero abituata a pregare e a dialogare con Gesù. Ma Gesù porta a Maria e Maria porta a Gesù.

Così un giorno con il mio gruppo di preghiera andammo a pregare in una chiesa del centro, parcheggiamo la macchina in un parcheggio a pagamento. Nei pressi di quel parcheggio vi era un negozio con un televisore acceso, dove vi era il giornalista Paolo Brosio in collegamento da Medjugorje, e testimoniava la bellezza di quel luogo.

Rimasi colpita dalle sue parole, così chiesi ad una mia amica che era appena tornata da Medjugorje, di farmi partire. Chiamammo la persona che si occupava del pellegrinaggio e mi disse che erano rimasti gli ultimi 2 posti: per me e mio marito.

A Medjugorje, il Signore attraverso Maria ha guarito le ferite della mia anima, ma soprattutto la Madonna ha accolto la mia preghiera, ricordo il pianto che feci inginocchiata d’innanzi alla Statua della Madonna, ma fu proprio in quel momento che Maria mi ha ascoltata e mi ha esaudita perché mia figlia Romina finalmente si è convertita.

Vorrei dire che da quando mi sono convertita, non c’è giorno che passi, senza che io reciti il Santo Rosario, che è la preghiera in assoluto, la più forte capace di vincere il male ed il demonio.

Come a tutti noi, il Signore ti ha donato molti doni e carismi attraverso lo Spirito Santo…

Amo profondamente lo Spirito Santo, e ogni giorno non faccio altro che pregare il Signore affinchè il mio corpo diventi tempio dello Spirito Santo.

Bisogna invocare sempre lo Spirito Santo, è lui che ci dona i suoi doni. Oltre ai doni e ai carismi il Signore ci dona anche i talenti, ed un talento che il Signore mi ha dato è stato quello della poesia.

Cosa vuoi dire a tutte quelle persone che vivono un lutto nella loro vita e non riescono ad elaborarlo?

Voglio dire a tutti loro che anche io ho sofferto tantissimo soprattutto dopo la morte di mia madre, e in quel periodo ero lontana dall’amore di Dio, per 4 anni ho pianto mia madre.

Poi è morto mio padre e la mia nipotina ma ho capito che su questa terra siamo tutti di passaggio e che non dobbiamo legarci agli affetti di questo mondo perché nulla è nostro, noi apparteniamo solo a Gesù.

Un lutto dispiace ma bisogna accettare la volontà di Dio.

Servizio di Rita Sberna

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Rita Sberna (Volontaria) è nata nel 1989 a Catania. Nel 2012 ha prestato servizio di volontariato presso una radio sancataldese “Radio Amore”, lì nasce la trasmissione da lei condotta “Testimonianze di Fede”.Continua a condurre “Testimonianze di Fede” per la radio web di Don Roberto Fiscer “Radio Fra le note” con sede a Genova e per Cristiani Today in diretta Live.Nel 2014 ha scritto per il settimanale nazionale “Miracoli” e il mensile “Maria”.Nel 2013 esce il suo primo libro “Medjugorje l’amore di Maria” dedicato alla Regina della Pace e nel 2017 con l’associazione Cristiani Today pubblica il suo secondo libro “Il coraggio di aver Fede”. Inoltre su Cristiani Today scrive vari articoli legati alla cristianità e cura la conduzione web dei programmi Testimonianze di Fede e di Cristiani Today live.