L14 LUGLIO 2021
MERCOLEDÌ DELLA XV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
San Camillo de Lellis, Sacerdote
Mt 11,25-27
In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.
Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
Commento:
“Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umili” (1 Pietro 5, 5)
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Non c’è niente da fare, il miglior trattato di Teologia è l’umiltà. Facciamo tesoro di questo insegnamento, perché la vita eterna consiste nel conoscere il Padre per la mediazione di Gesù uomo. E per avere la vita eterna bisogna incominciare a conoscerlo già in questa terra, altrimenti non Lo potremo vedere e possedere per sempre nel Cielo.
Perciò solo gli umili, quelli che sanno del loro niente e della loro miseria e ne sono profondamente convinti; solo chi ripone tutta la sua fiducia in Dio e non in se stesso o negli uomini o in falsi dei; solo questi possono conoscere il Padre nel Figlio, mediante la fede, per poi meritare di vederlo a faccia a faccia nell’eternità.
Chiediamo alla Santissima Vergine Maria di concederci un cuore mite e umile per essere a imitazione sua, simili a Gesù.