Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida!

13 LUGLIO 2021

MARTEDÌ DELLA XV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)

Sant’ Enrico II, Imperatore

Mt 11,20-24

In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite: «Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.

E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!».

Commento:

La mancata coerenza degli israeliti attira su di loro il giudizio e la condanna del Sommo Giudice. E il nostro mondo oggi?

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Nostro Signore si era prodigato nel fare del bene, fisico e spirituale, a tutti gli abitanti delle città galilee più importanti. Loro però, invece di convertirsi, continuarono nella loro mediocrità, attaccati ai beni terreni, ai piaceri, alla banalità di una vita terra-terra.

Perciò, Gesù li dichiara colpevoli con espressioni di grande drammaticità e forza che si adempirono in parte con la conquista della Palestina da parte dei romani. Anche se ancora nel giorno del giudizio si vedrà la mano giustiziera di Dio su quelle regioni così avverse alla penitenza e alla conversione.

Questo fatto ci riempie di stupore. Soprattutto se guardiamo alla storia del nostro Occidente ex-cristiano. Non siamo noi testimoni di secoli di splendore e di progresso, illuminati dalla profonda fede dei nostri popoli? Pensiamo a un San Enrico, Imperatore, a un San Luigi di Francia o a un San Ferdinando di Castella. Tutti prìncipi cattolici che portarono ai loro popoli la pace, difendendo la fede, e mostrandosi giusti e generosi, specie con i più poveri.

Più di recente, in mezzo alla marea di rivoluzioni promosse da forze misteriose in tutta l’Europa, abbiamo assistito a dei veri e propri fuochi di artificio di apparizioni del Sacro Cuore di Gesù, della Madonna, tutti confermati dall’integrità della dottrina contenuta nei loro messaggi e da prodigi incredibili. Pensiamo, per farne solo un esempio, al miracolo del sole capitato a Fatima il 13 ottobre 1917, davanti a settantamila persone, che ne furono tutte testimoni oculari.

E noi, occidentali, cosa abbiamo fatto? Ci siamo vestiti di sacco e ci siamo cosparsi di ceneri? O, inversamente, abbiamo abbandonato la fede per lasciarci trascinare da ideologia edonistiche, relativiste, neopagane, atee? Cosa succederà al nostro Occidente? Giacché ci è stata mostrata tanta benevolenza da parte della Madonna, la Madre di Misericordia, che ha pianto nelle sue statue diverse volte, come fece a Siracusa, come mai tanta durezza di cuore?

Preghiamo e facciamo penitenza per salvare il salvabile! E anche perché non tutte le città dell’Occidente devano ascoltare parole talmente dure: “sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sodoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora!” La Madre di bontà abbia compassione di tutti quelli ancora disposti a pentirsi e a cambiare radicalmente vita.