Monte Sant’Angelo: 1° centenario della Congregazione

Settembre è il mese dedicato agli angeli. Come ricorda il Catechismo della Chiesa Cattolica:

L’esistenza degli esseri spirituali, incorporei, che la Sacra Scrittura chiama abitualmente angeli, è una verità di fede. La testimonianza della Scrittura è tanto chiara quanto l’unanimità della Tradizione” (328) (…) Nella liturgia, la Chiesa si unisce agli angeli per adorare il Dio tre volte santo” (338) , “ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore, per condurlo alla vita” (336).

Numerosi santi lo sperimentavano, Padre Pio in modo particolare vedeva il suo angelo custode e quelli degli altri. Era molto legato al Santuario di San Michele Arcangelo situato a circa 25 km da San Giovanni Rotondo. Si recò solo una volta alla grotta di Monte Sant’Angelo il 2 luglio del 1917, ma lo fece di seguito attraverso la bilocazione. Padre Pio ripeteva spesso: Io alla grotta santa di Monte Sant’Angelo ci vado sempre”.

L’8 maggio del 490 avviene la prima apparizione (delle 4 tradizionalmente riconosciute) di San Michele. Secondo i racconti e i testi antichi, l’Arcangelo affidò al vescovo di Siponto il suo messaggio: «Io sarò il vigile custode di questa grotta, in essa verranno perdonati i peccati degli uomini»; nel 1656 salvò la città dalla peste ascoltando le preghiere e il digiuno dell’Arcivescovo Alfonso Puccinelli (fu la quarta apparizione).

Quest’anno (fino al 29 settembre 2021) il Santuario festeggia il centenario “dell’approvazione canonica della Congregazione di San Michele Arcangelo” (ricevuta il 29 settembre 1921). I padri micheliti sono presenti non solo in Italia ma anche in tutto il mondo (Polonia, Usa, Paraguay, Argentina…).

Il fondatore della Congregazione, Padre Bronislao Markiewicz, nacque il 13 luglio 1842 a Pruchnik (in Polonia). Era il sesto di undici figli. Dopo il liceo entrò in seminario e fu ordinato sacerdote il 15 settembre 1867. Decide allora di partire per l’Italia per raggiungere la congregazione salesiana e segue Don Bosco (riceverà i suoi voti dopo il noviziato il 24 marzo 1887).

Nel 1892 torna in Polonia e mettendo in pratica il motto salesiano “Temperanza e lavoro” fondò la “Casa Don Bosco” per l’educazione della gioventù povera ed abbandonata.

Ospitava fino a 50 orfani nel 1894 che usufruivano anche di scuole professionali. Nel 1897 a causa di un disguido lascia la Società Salesiana, nel 1902 crea la Congregazione di San Michele Arcangelo basandosi sulle Costituzioni della Società Salesiana. Continuerà l’accoglienza e l’istruzione dei ragazzi abbandonati fino alla sua morte il 19 gennaio 1912 a Miejsce Piastowe. Fu beatificato il 19 giugno 2005 a Varsavia.

Papa Francesco in occasione dell’avvio dell’Anno Giubilare della Congregazione rivolgeva ai Micheliti, custodi del Santuario di Monte Sant’Angelo questo messaggio:

Non stancatevi di “mettervi in ascolto del ‘grido’ che i bambini e i giovani indifesi portano impresso nei loro occhi, diventando per essi portatori di speranza e di futuro”. Continuate a toccare “la miseria umana”, “la carne sofferente degli altri”, come chiede Gesù, altri che sono i minori poveri, orfani e abbandonati, ma anche i giovani “schiavi dei moderni condizionamenti e dipendenze”. E continuate la vostra pastorale “attraverso la parola stampata” e i nuovi media, che raggiungendo molti, possono generare “frutti di bene nelle menti e nelle coscienze della gente”.

In questo periodo di festeggiamenti preghiamo insieme alla Chiesa per le nostre famiglie e il mondo intero. A tal proposito vi invito anche a recitare la bellissima “corona angelica”, detta rosario di San Michele. Fu rivelata nel 1751 dall’arcangelo stesso  alla serva di dio Antonia de Astonac e poi approvata da Pio IX l’8 agosto 1851.

Preghiera della corona angelica:

– O Dio, vieni a salvarmi.

-Signore, vieni presto in mio aiuto. Gloria al Padre…

1. per intercessione di S. Michele e del coro celeste dei Serafini, ci renda il Signore degni della fiamma di perfetta carità. Amen.

a. 1 Pater e 3 Ave al 1° Coro angelico.

2. per intercessione di S. Michele e del coro celeste dei cherubini, voglia il Signore darci grazia di abbandonare la via del peccato e correre in quella della cristiana perfezione. Amen.

a. 1 Pater e 3 Ave al 2° Coro angelico.

3. per intercessione di S. Michele e del Sacro coro dei troni, infonda il Signore nei nostri cuori lo spirito di vera e sincera umiltà. Amen.

a. 1 Pater e 3 Ave al 3° Coro angelico.

4. per intercessione di S. Michele e del coro celeste delle dominazioni, ci dia grazia il Signore di dominare i nostri sensi e correggere le depravate passioni. Amen.

a. 1 Pater e 3 Ave al 4° Coro angelico.

5. per intercessione di S.Michele e del coro celeste delle potestà, il Signore si degni di proteggere le anime nostre dalle insidie e dalle tentazioni del demonio. Amen.

6. per intercessione di S.Michele e del coro delle ammirabili virtù celesti, non permetta il Signore che cadiamo nelle tentazioni, ma ci liberi dal male. Amen.

a. 1 Pater e 3 Ave al 6° Coro angelico.

7. per intercessione di S. Michele e del coro celeste dei principati, Dio riempia le nostre anime dello spirito di vera e sincera obbedienza. Amen.

a. 1 Pater e 3 Ave al 7° Coro angelico.

8. per intercessione di S.Michele e del coro celeste degli Arcangeli, ci conceda il Signore il dono della perseveranza nella fede e nelle opere buone, per poter giungere all’acquisto della gloria del paradiso. Amen.

a. 1 Pater e 3 Ave all’8° Coro angelico.

9. per intercessione di S. Michele e del coro celeste di tutti gli Angeli, si degni il Signore di concederci di essere custoditi da essi nella presente vita mortale e poi condotti alla gloria eterna dei cieli. Amen.

a. 1 Pater e 3 Ave al 9° Coro angelico.

Si recitino quattro Pater: il 1° a S. Michele, il 2° a S. Gabriele, il 3° a S. Raffaele, il 4° al nostro Angelo custode.

Si chiude la preghiera dopo la recita delle litanie a San Michele, con un Salve Regina a Maria, Regina degli Angeli.

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