“Alzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua”

Illustrazioni Vangelo di Cristian Nencioni

15 gennaio 2021

Venerdì della I settimana del Tempo Ordinario (anno dispari)

San Mauro, Abate

Mc 2,1-12

Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola. Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati». Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te – disse al paralitico -: àlzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua». Quello si alzò e subito prese la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».

Commento:

Nel brano odierno Gesù, con il prodigio della guarigione del paralitico, prova di avere anche il potere di perdonare i peccati, trasmesso poi ai vescovi e ai presbiteri della Chiesa.

***

I protagonisti del Vangelo di oggi passano quasi inavvertiti e non sono altri che le quattro persone che portavano il paralitico nel suo lettuccio. Loro sono stati veramente caritatevoli e audaci. Non solo hanno caricato gentilmente il loro amico malato, ma si sono adoperati per calarlo dal tetto, lasciando sbalordita la moltitudine e toccando il cuore di Gesù.

Il Vangelo ci racconta che il Signore, vedendo la “loro fede”, cioè, la fede di quelli che portavano la barella del paralitico, decise di perdonare i peccati del malato prima ancora di guarirlo dalla malattia. Preziosissimo e inaspettato dono di misericordia.

Davanti a questo fatto, capiamo il potere d’intercessione che gli uni abbiamo a favore degli altri, e il bene che si può compiere per il prossimo quando si ha fede tenace e accesa, come quella dei quattro amici del paralitico.

Gesù, però, aveva ancora altre intenzioni facendo così. Non voleva solo premiare la “fides intrepida” dei portatori della lettiga, bensì provocare la reazione degli scribi là trovatisi con l’intenzione di controllare i movimenti di quel ormai famosissimo Maestro. Loro, con dissimulazione, criticarono aspramente Gesù in cuor loro pensando: “Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?” Infatti, Gesù era Dio, ma loro non volevano crederci..

E, per misericordia nei loro confronti, il Signore realizza il miracolo della guarigione, non senza dirli prima: “Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te – disse al paralitico -: àlzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua”.

In questo modo, Gesù preparava il terreno per donare alla sua Chiesa il potere di perdonare a nome suo i peccati degli uomini, dono d’immensa generosità per cui dobbiamo ringraziarlo ogni giorno con rinnovato riconoscimento.