L’Atto Unico di Dio rappresenta la fonte di tutti gli atti delle creature, che trovano la loro origine e finalità nell’unità della Volontà Divina. In questo articolo esploreremo come vivere nella Divina Volontà significhi riportare ogni atto umano a questa unità originaria, abbracciando tutto nell’infinita armonia del Volere Divino e contribuendo così al bene universale.
Attraverso la comprensione degli insegnamenti di Luisa Piccarreta, scopriremo l’importanza di questa unità divina e il suo impatto trasformativo sulla vita del credente e sull’intero creato.
La Serva di Dio in moltissimi brani dei Libri del Cielo che Gesù le ha fatto scrivere, ci offre una profonda riflessione teologica sulla natura degli atti umani e la loro relazione con questo atto unico di Dio. Secondo Luisa, tutti gli atti delle creature sono originati dall’Atto unico di Dio. Questo significa che ogni azione, pensiero e desiderio umano trova la sua origine e la sua finalità nell’unità della Volontà Divina.
Coloro che vivono o che desiderano vivere nel Volere Divino, sono chiamati a riportare tutti i loro atti umani a questa unità originaria. Ciò implica un abbraccio totale della Divina Volontà nella vita, dove ogni atto personale diventa parte integrante del grande Atto unico di Dio. In questo modo, gli atti umani non sono più frammentari o isolati, ma si fondono nell’infinita armonia della Volontà Divina, contribuendo al bene universale.
Questo abbraccio universale della Volontà Divina richiede che ogni atto individuale sia comunicato a tutto il creato, così che vivendo nel Volere Divino, le azioni dei credenti assumono una dimensione cosmica. Ogni atto umano è riflesso e amplificato nell’ordine divino. Questo significa che anche il più piccolo atto compiuto nella Divina Volontà ha un impatto profondo su tutta la creazione, elevando il creato intero verso la perfezione divina.
Il concetto di riportare gli atti all’Unità originaria, enfatizza l’importanza dell’unione con Dio. Vivere nel Volere Divino non è solo una questione di obbedienza o conformità, ma una partecipazione attiva e consapevole al grande disegno di Dio. È un invito a trascendere la frammentarietà della vita umana, riconoscendo e abbracciando l’unità e l’armonia che la Volontà Divina porta con sé.
L’insegnamento di Luisa Piccarreta nei suoi scritti ci invita a vivere una vita profondamente integrata con la Volontà di Dio, dove ogni nostro atto fatto in essa, diventa un contributo alla realizzazione del Regno di Dio sulla terra. Questa vita nella Divina Volontà non solo ci eleva, ma trasforma anche il mondo intorno a noi, riportando tutto alla sua origine divina e partecipando così all’opera creatrice e redentrice di Dio.
Vediamo nello specifico un brano del Vol. 28 dei Libri del Cielo del 5 Marzo 1930, dove si evidenziano in maniera più dettagliata questi concetti appena esposti.
“Figlia mia, il vivere nel mio Volere Divino è il richiamo di tutti gli atti delle creature nell’unità di Essa. Tutto è uscito da dentro la sua unità, dal solo atto nostro che dà vita a tutti gli atti, perciò è diritto nostro di giustizia che tutto ci ritorni, per riconoscere donde sono usciti. Il riconoscere da dove viene un atto, chi è che sprigiona la vita a tanti atti, in che modo e come, è il più bell’omaggio alla nostra Potenza e Sapienza, che con un solo atto è vita di tutti gli atti. E solo chi vive nel mio «FIAT», abbracciando tutto insieme con Esso, prende come in pugno tutto e rinchiudendo tutto in quel Volere in cui vive, sale nella nostra unità per portarci tutto e darci i veri omaggi di tutti gli effetti del nostro unico atto. Ecco perché col girare nella nostra Volontà Divina non solo raccogli tutto, ma comunichi l’atto tuo a tutte le cose create, in modo che tutto il Cielo si atteggia ad adorazioni insieme alle tue adorazioni, il sole ad amarci insieme col tuo amore, il vento a glorificarci insieme con te; insomma, tutte le cose create, sentendo nella mia Volontà di cui sono tutte investite l’atto tuo che fai in Essa, si atteggiano ad amarci, ad adorarci, a darci gloria e ringraziamenti, in modo che sentiamo che nel nostro «FIAT» Divino la creatura ci dà la pienezza dell’amore, la totalità dell’adorazione, la gloria completa. Perciò segui il tuo volo nel mio Volere Divino e non ti occupare di altro, perché in Esso hai molto da fare.” Ond’io sono rimasta a pensare all’unità del Volere Divino, ed il mio dolce Gesù ha soggiunto: “Figlia mia, sai tu che significa unità di Volontà Divina? Significa che non vi è cosa di bello, di buono e di santo che non esca da quest’unica Volontà. Questa nostra Volontà Divina [è] unica, una è la sua unità, uno è il suo atto; ma mentre è una, si stende ovunque la Volontà, l’unità e l’atto e, perché si stende ovunque, come in un solo fiato, fa tutto, abbraccia tutto e dà vita a tutto. Onde chi vive nel nostro Volere Divino si fonde nella nostra unità e tutto ciò che fa non esce fuori di Noi, ma [rimane] dentro di Noi. Invece [di] chi vive fuori di Essa, sentiamo il dolore dello strappo degli atti suoi che fa da dentro la nostra Volontà, e mentre li strappa non ce li ridà, perché la nostra Volontà Divina non forma una con la sua. Perciò [ecco] la gran differenza di chi vive fuori del nostro «FIAT»: tutti i suoi atti sono atti divisi e spezzati, non fusi insieme, quindi non avrà il bene di sentire in sé la pienezza della luce, della felicità e di tutti i beni, ma tutto sarà miseria, debolezza e scarsità di luce.”
Gesù spiega a Luisa, e quindi anche a noi, che vivere nel suo Volere significa richiamare tutti gli atti delle creature nell’unità della Divina Volontà, riconoscendo la loro origine dall’unico atto divino. Questo riconoscimento è di fatto il più bel omaggio che possiamo dare alla Potenza e alla Sapienza di Dio.
Nel brano Gesù descrive inoltre che solo chi vive nel “FIAT” Divino può abbracciare tutto insieme a Esso, portando tutti gli atti nell’unità divina e rendendo omaggio a Dio con pienezza di amore, adorazione e gloria. Ogni atto compiuto nella Divina Volontà diventa quindi un’offerta che si estende a tutte le cose create, facendo sì che tutto il creato si unisca alle adorazioni, all’amore e alla gloria rivolte a Dio.
Gesù spiega ancora anche il significato che ha questa Unità della Volontà Divina, che comprende tutto ciò che è bello, buono e santo possa esistere. Questa Volontà è unica, ma si estende ovunque, abbracciando e dando vita a tutto. Chi vive nella Volontà Divina si fonde con essa, mentre chi vive al di fuori di essa provoca “il dolore dello strappo” degli atti dai quali non può restituire a Dio l’omaggio che gli è dovuto.
Questa riflessione sull’Atto Unico di Dio e l’unità degli atti umani, è un invito da parte di Dio che ci esorta a vivere in armonia con la Volontà Divina, riconoscendo l’importanza di riportare ogni nostro atto all’unica origine divina, partecipando così all’opera creatrice e redentrice di Dio.