Misteri della gloria meditati: per entrare nella profondità del Santo Rosario

Un saluto a tutti!

Queste riflessioni sono frutto del mio tempo di malattia vissuta a casa con il covid, che grazie a Dio è stata una semplice influenza e poco più, che mi ha permesso di leggere e viaggiare su internet e conoscere la storia di Marco Gallo. Marco è un ragazzo che già da piccolo risulta essere un prediletto del Signore.

In realtà ognuno di noi è Speciale per il Signore ma, se si apre alla ricerca della Felicità, cercandola in ogni persona e in ogni evento, lo diventa ancor più, soprattutto perché senza saperlo, diventa strumento anche per altri!

Così è stata la vita di Marco, anch’essa breve perché a soli 17 anni muore investito da un auto, mentre andava a scuola.
Ciò che agli occhi umani sembrerebbe un dramma, agli occhi di Dio è invece una Chiamata.

Questo rosario meditato è abbastanza lungo ma, tagliarlo era ridurlo… (Ci auguriamo che possa essere utilizzato per qualche evento di preghiera come una veglia o un rosario da meditare in profondità durante Adorazioni Eucaristiche ecc).

Scopriamo attraverso i primi tre misteri un po’ della sua vita racchiusa nel libro “Anche i sassi si sarebbero messi a saltellare”.
Le meditazioni sugli ultimi due misteri sono state scritte da due ragazze, Emma e Giulia che hanno fatto esperienza a Medjugorie…

Buona Preghiera alla scoperta del Mistero! Elisa Frulla

  1. Mistero della gloria – La Resurrezione di Gesù

Dal Vangelo secondo Luca (24, 1-6a.9)

Il primo giorno della settimana, al mattino presto le donne si recarono al sepolcro. Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto». Ed esse annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri.

Riflessione: La frase del Vangelo di Luca ” Perché cercate tra i morti colui che è vivo?” E’ quella che Marco scrisse la sera prima di morire nel muro della sua stanza, il giorno prima il suo caro amico Giovanni, fratello di fede, aveva lasciato anche lui questa terra, la sua morte lo aveva scosso e disse a sua madre “Cosa sta succedendo? Cosa ci vuole dire il Signore? Perché vedi mamma, (sedendosi a fianco a lei), a volte il Signore viene e ti prende così, (e sbattè le quattro dita della mano sinistra sul palmo destro con uno schiocco sonoro, limpido, non violento)… ” Devo fare assolutamente qualcosa per lui” e quel pomeriggio si recò in chiesa a pregare”.

Marco aveva vissuto già da piccolo il desiderio di raggiungere la felicità, ma in tutte le cose e le scelte percepiva che non era abbastanza, dentro di lui c’era una sana inquietudine che lo spingeva a non accontentarsi del superfluo, Gesù lo aveva avvicinato tramite gli amici del Movimento Comunione e Liberazione, così come può raggiungere ciascuno di noi attraverso le persone che cercano la Verità, la bellezza di una Vita Vera, Piena, anticipo di ciò che è il Paradiso, felicità perenne, amore senza fine, pace Eterna.

Hai mai pensato che tutto non può finire qui?

Quella sera Marco posta su facebook questa frase: ” Questo tempo qua, lo vuoi buttare via da laico incosciente, o desideri una vita grande?”

2. Mistero della gloria – L’ascensione di Gesù

Dal Vangelo secondo Marco (16,19-20)

Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

Riflessione: Penso che quando perdiamo una persona cara, dopo un po’ abbiamo la consapevolezza che lui o lei è accanto a noi, in forma diversa, al di là dei nostri cinque sensi, ma cammina con noi, è il vincolo dell’amore che mai si distrugge, solo si ricrea.

È difficile capirlo con la ragione ma possiamo farlo soltanto con la fede.

A te giovane che leggi, auguro di scoprire il Dono della Fede che sa dare senso ad ogni vuoto, ad ogni sconfitta e dolore.

Condivido con voi le parole della sorella maggiore di Marco, Francesca:

“Io non potrei più vivere, se non credessi che Cristo è Risorto. Ho visto sulla mia pelle, nella mia carne, la conversione cristiana, questo è stato il primo dono che ho avuto. Dico dono, perché non è stata mia la scelta. Nello stesso preciso istante in cui Dio ha preso Marco, Egli ha incominciato a starmi accanto, non so come spiegarlo a parole, forse perché semplicemente non si può. In fondo la fede è un atto di libertà. La Sua presenza è a tratti quasi soffocante per me. Io sento davvero l’amore di Dio su di me, proprio su di me, anche quando non me lo merito, anche e soprattutto quando non lo voglio. Un amore che ti scalda il cuore, in quelle giornate dove nel tuo cuore non ne rimane quasi nulla. E io mi affido a Lui, consapevole della mia miseria, consapevole di non potergli dare niente. Mi chiedo spesso perché Dio pensi che io sia capace di questo. Ma non mi è chiesto di essere capace, mi è solo chiesto di affidarmi e, cosa per me ancora più difficile, di fidarmi a volte senza poter capire, senza poter comprendere con la nostra misura. Dio mi ha imposto la sua presenza, ha scelto di farsi conoscere da me attraverso il mio amore per Marco. Dall’amore per Marco ho incominciato ad amare Dio”.

3. Mistero della gloria – Lo Spirito Santo scende su Maria e gli apostoli.

Dal Vangelo secondo Giovanni (20,19.22)

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo».

Riflessione: Gli apostoli diventano dimora dello Spirito Santo ricevuto da Gesù per portare la Sua Parola a tutti.. Ciascuno di noi può diventare dimora dello Spirito Santo, quando decide di credere e seguire i suoi insegnamenti.
La dimora del Signore per Marco era un gruppo di amici che, lui diceva, sono amici non perché mi trovo bene con loro, o perché c’è affinità di carattere, ma perché mi fanno compagnia verso la verità della mia vita che è Gesù Cristo. Lui questa dimora l’ha sempre stimata come la realtà più cara per la sua vita e viveva del desiderio di fare come avevano fatto i primi amici di Gesù.

Appena l’hanno incontrato subito sono andati a dirlo agli altri: “Anche voi venite e vedete”. Lui comunicava.

Cosa cerchi nell’amico? Chi è l’amico per te?

Dentro il portafoglio di Marco la sorella Francesca, dopo la sua morte, ha ritrovato un bigliettino aperto e richiuso più volte: “Questa notte ho avuto un sogno, in cui don Pino raccontava: “Indipendentemente dalla tua solitudine o dagli amici che hai, indipendentemente dalla situazione in cui ti trovi, conta solo e sempre la tua apertura al Mistero, il tuo modo di vivere. Infatti, posto che il disegno c’è, da solo lui dipendi”.

4. Mistero della gloria – Maria è assunta in cielo.

Dal Vangelo secondo Luca (1,46-50)

Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono».

Riflessione: Ho sempre associato la figura di Maria al cielo: sta sempre sopra di noi, ci osserva con il Suo sguardo pieno d’amore ovunque, non si stanca mai, e quando volgiamo il nostro sguardo verso terra e non La guardiamo Lei c’è comunque e non va via, non ti lascia mai solo. Quando non vediamo il cielo, magari quando è coperto da un “tetto” , sappiamo che sopra di esso il cielo c’è comunque, anche se i nostri occhi non lo vedono.
Lei è ovunque e si preoccupa per noi per poi occuparsene.
Lei fa, opera sempre anche quando noi siamo distratti dalle cose del mondo e coperti dal nostro “tetto”.
E’ mamma e per quanto la si possa amare Lei amerà sempre di più.
Le cose che  ammiro di Maria sono la Sua umiltà, sempre presente in Lei, motivo per il quale è stata pre-scelta da Dio; la sua obbedienza e la Sua grande fede nelle prove.
Penso che la fede in una persona si possa capire nelle difficoltà, nella debolezza: ammettere la propria umanità e affidarsi, lasciare che Dio possa operare. Molte di queste sensazioni le ho provate a Medjugorje, esperienze uniche in cui mi sono resa conto di quanto Maria e Gesù mi stessero parlando tramite le persone con cui stavo e con cui ancora oggi continuo a camminare.
Penso che Maria andrebbe sempre ringraziata e non perché si ha bisogno di qualcosa, ma andrebbe sempre ringraziata per quello che Lei fa e che spesso neanche vediamo.(EMMA)

5. Mistero della gloria Maria è nostra madre e regina del cielo e della terra.

Dal libro dell’Apocalisse (12, 1-2.5)

Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto. Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni.

Riflessione: Durante la mia esperienza a Medjugorje ho capito di che cosa tutti parlavano. Avevo sempre sentito dire che ogni persona che tornava si sentiva diverso, cambiato, ma non avevo mai potuto provarlo sulla mia pelle, in prima persona. Sono andata insieme alla mia famiglia e sono riuscita a capire diverse cose. Dopo il mio ritorno, ad ogni mio problema, chiedo aiuto a lei. È una madre che ci guarda dall’alto, e ho testato anche che ci aiuta in situazioni in cui avremmo potuto rimetterci la pelle. Molte persone grazie al suo aiuto sembrano risorte, e queste sono delle vere testimonianze di coloro che hanno testato sotto tutti i punti di vista l’amore puro e vero di Maria, la nostra mamma celeste.(GIULIA)

Vorrei concludere con un post di Marco, ci sia di aiuto, per vivere a Pieno la nostra Vita qui su questa terra:

” Oggi prometto che, con un desiderio grandissimo, con una grande forza sempre, come se fosse l’ultimo mio giorno di vita, per scegliere a chi dare la mia giornata e vita, mi aprirò alla ricerca del Mistero, col giudizio e col rispetto di ciò che la realtà mi pone, anche se faticoso. Da solo il Mistero io dipendo”.

Elisa Frulla