Padre Nike, il prete skizzato che evangelizza con la danza

Padre Nike, il prete skizzato che evangelizza con la danza

Evangelizzi con la danza ma come reagiscono i giovani a questo tipo di evangelizzazione innovativa?

Per i giovani non c’è alcun problema, anzi, il problema è sapere cosa pensano gli adulti o ancor più le persone anziane. Penso che quelli che si preoccupano di più sono gli anziani nello spirito cioè coloro che sono vecchi dentro.

Vedere un prete che balla e danza sembra una cosa strana ma per chi è giovane nello spirito … si rallegra e loda il Signore. La giovinezza dello Spirito ce la può dare solo lo Spirito Santo.

 In varie occasioni hai incontrato Papa Francesco. Gli hai parlato della tua evangelizzazione?

Negli ultimi mesi Papa Francesco l’ho incontrato 4-5 volte e abbiamo parlato di tante cose. Oltre ad essere Papa è una persona straordinaria, di una ricchezza e un calore umano che supera ogni cosa.

Le cose che dice lui all’angelus, non so perché ma le dico anche io alla messa delle 11 e l’ho detto al Papa, lui facendomi una carezza mi ha risposto che è opera dello Spirito Santo.

Io ho una classifica (e questo l’ho anche detto al Papa): Il Padre è il mio super amore, Gesù è il mio unico amore, lo Spirito Santo è il mio grande amore; questa è la mia hit parade. Ho chiesto alla mia comunità di fare ognuno una propria classifica. Ognuno deve avere un rapporto personale e speciale con la Santissima Trinità, con tutte e 3 le persone della Trinità. Con Il Padre, Gesù e lo Spirito Santo ho un rapporto diverso. Lo spirito mi conduce a Gesù tramite la preghiera e Gesù mi conduce al Padre.

Attraverso queste preghiere ho visto come lo spirito agisce in tutta la sua potenza.

Qualche tempo fa è venuta da me una persona malata di tumore, alla quale gli avevano dato pochi mesi di vita. Ho invocato lo Spirito Santo e gli ho chiesto di manifestare la sua potenza e la sua guarigione. Questa persona è ritornata in ospedale e i medici si sono accorti che non c’era più il tumore nella fase terminale ma era sparito.

Questo ci dimostra che l’invocazione dello Spirito Santo realizza quanto noi chiediamo perché è la potenza di Dio che in quel momento si manifesta.

Sei anche uno scrittore fra i tanti libri che hai scritto, vi è una raccolta di fiabe sulla misericordia chiamata “Piccolo principe della Misericordia” per mettere in risalto le opere di misericordia spirituali e corporali?

Ho scritto molti libri di teologia e psicologia ma ultimamente mi sono accorto che tutti questi libri pur belli ed interessanti funzionano meno. Così ho cominciato a scrivere delle fiabe e mi sono accorto che vanno dritte dritte al cuore perché noi abbiamo un cervello che di fronte alla fiaba si lascia andare e ci conquista più la fiaba che un libro di nozioni.

Il libro “Il piccolo principe della misericordia” è nato così, è una fiaba che continua il celebre racconto del Piccolo principe ma il piccolo principe è Gesù e io mi accorgo di Lui soltanto alla fine del cammino, sono infatti 15 capitoli. Questo racconto riprende il Vangelo sotto forma di fiaba. Questo libro non è una mia produzione, non mi ritengo l’autore ma ha fatto tutto lo Spirito Santo, io sono stato soltanto uno strumento. Al termine di questo racconto ho pianto tanto nel rileggere il tutto.

Attualmente sei parroco della parrocchia santa Rosa a Livorno, un luogo storicamente importante proprio perché lì nasce l’ateismo e il comunismo che pian piano si è poi diffuso in tutta Italia. Cosa puoi dirci?

La mia parrocchia sorge dove è nato il partito comunista, dov’è nato anche l’ateismo.

Quando sono arrivato 7 anni fa in questa parrocchia, mi hanno fatto subito trovare degli striscioni dove c’era scritto “Qui i preti non fanno nulla” ed infatti ho risposto dicendo che non avrei fatto nulla.

In tutte le altre parrocchie dove sono stato, ho sempre fatto missioni, predicazioni, andavo nelle famiglie …. Ma questa volta ho iniziato da dentro la chiesa, facendo l’adorazione in comunione con Medjugorje. Tutti i giovedì sera alle 21, abbiamo iniziato ad adorare Gesù con 3- 4 persone, nel giro di qualche mese la chiesa si era riempita, qualche mese dopo anche il piazzale e a distanza di mesi tutte le parrocchie di Livorno hanno iniziato a fare l’adorazione. Non sono stato io infatti a fare nulla ma ha fatto tutto il Signore.

Mi ricordo che negli ultimi 10 anni in quella parrocchia c’erano stati soltanto 2 battesimi, adesso ne facciamo 2 ogni domenica.

Come mi consigliavano i miei fratelli comunisti, sono rimasto dentro la chiesa ma in preghiera ed il Signore ha agito.

Suor Emmanuel di Medjugorje mi disse una volta che dove c’è l’adorazione il male indietreggia sempre più! Questa cosa la sto sperimentando tutt’ora nella mia parrocchia, ci sono persone che si dichiaravano atee e che adesso vengono ad adorare Gesù. La mia parrocchia è piena di giovani.