Papa Francesco: Solo Cristo ci fa guardare l'orizzonte della speranza
Proprio avere un’anima “vuota” è il “peggior” ostacolo alla speranza: è un rischio – nota il Papa – da cui nessuno può dirsi escluso, “perché di essere tentati contro la speranza può capitare anche quando si percorre il cammino della vita cristiana”. Francesco, rifacendosi ai “monaci dell’antichità”, richiama alla mente l’accidia che – dice – “erode la vita dall’interno fino a lasciarla come un involucro vuoto”.
Si tratta di una condizione che il cristiano deve combattere e mai accettare “supinamente”: è importante custodire il nostro cuore, “opponendoci alle tentazioni di infelicità, che sicuramente non provengono da Dio”. E laddove la battaglia contro l’angoscia ci apparisse “particolarmente dura”, la via – assicura Francesco – è quella di “ricorrere al nome di Gesù”, invocando il “Figlio di Dio vivo” di aver “pietà” di noi peccatori, con una preghiera di speranza: solo Cristo infatti può “spalancare le porte”, “risolvere il problema” e farci guardare “l’orizzonte della speranza”. La certezza è che “non siamo soli a combattere contro la disperazione”: “se Gesù ha vinto il mondo, è capace – aggiunge il Pontefice – di vincere in noi tutto ciò che si oppone al bene”. Se Dio è con noi, nessuno ci ruberà quella virtù di cui abbiamo “assolutamente bisogno per vivere”: la speranza.
Rita Sberna