Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede»

Illustrazioni Vangelo Cristian Nencioni

Venerdì della I Settimana di Avvento

4 dicembre, san Giovanni Damasceno

Mt 9, 27-31

In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!».
Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!».
Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi.
Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.

COMMENTO

La potenza della Fede è ancora sconosciuta fino in fondo. Quali meraviglie non vedremo quando il Signore interverrà nel corso degli avvenimenti?

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Nostro Signore ci mostra nel brano odierno il potere della virtù della Fede, che non consiste in altra cosa che nella fiducia nel potere assoluto e illimitato di Dio.

Per chi crede, innumerevoli grazie spirituali e temporali possono essere concesse dalla magnanimità divina: “credete che Io possa fare questo?”

I due ciechi non vedevano la luce del sole, ma nel loro cuore, intravvedevano la luce di Dio che consentì loro di fidarsi del Signore, ottenendo la propria guarigione: “Allora toccò loro gli occhi e disse: avvenga per voi secondo la vostra fede”.

In molte occasioni, guardandoci nello specchio della coscienza, ci lasciamo prendere dallo scoraggiamento, perché continuiamo a vedere gli stessi difetti, peccati o vizi. Cadiamo allora in preda alla tristezza e siamo invitati dal diavolo a peccare ancor più, visto che non c’è altra alternativa!

Sconfessiamo questa “soluzione” satanica e mettiamo in pratica l’esempio dei ciechi, cioè, dobbiamo avvicinarci a Gesù, supplicando con intensità e fiducia il suo aiuto, certi che non ci mancherà mai!

Dal punto di vista sociale, la situazione del mondo non è molto diversa da quella dei ciechi del brano di San Matteo: ci troviamo in una situazione di misteriosa cecità più o meno volontaria di buona parte della società. La fede è pressoché scomparsa non solo dai circoli intellettuali, ma nella quotidianità. Attorno a noi emergono la tecnica, la tecnologia, i gusti estetici sempre più oscuri e brutti, il tratto sociale volgare se non brutale, la vendetta, l’ira, la lascivia.

Per chi ha fede tutto questo non importa. Il Figlio di Dio è tra noi! Ce L’abbiamo vivo, operante e onnipotente nell’Eucarestia. Lui è specialmente presente nella “sanior pars” della Chiesa, che può costituirsi come un resto di fedeli che, seppur piccolo, tutto può in Colui che solo conforta. È necessario dunque non perdersi d’animo, ma alzare lo sguardo e fissare gli occhi su Gesù certi della sua vittoria!

La Vergine Fedele ci ottenga di partecipare di quella certezza della risurrezione che la sostenne ai piedi della Croce in mezzo ai dolori atroci che compativa col suo dilettissimo Figlio! È stata Lei a confermarci nella speranza nelle sue apparizione a Fatima: “Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà”.