“Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro”

Illustrazioni Vangelo Cristian Nencion

Sabato della II Settimana di Avvento

12 dicembre, Beata Vergine Maria di Guadalupe

Mt 17, 10-13

Mentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?».
Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro».
Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.

COMMENTO

“Elia verrà e ristabilirà ogni cosa”. Interessante profezia che spiega la missione di tanti uomini e donne provvidenziali che lungo i secoli hanno rialzato la Chiesa in momenti di crisi.

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Il brano odierno fa riferimento alla missione del Battista. Lui sarebbe l’Elia che doveva venire secondo l’insegnamento degli scribi, a loro volta ispirati dal profeta Malachia.

Elia ebbe un ruolo importantissimo nella storia di Israele giacché purificò il popolo e la monarchia stessa dalle deviazioni idolatriche che da secoli logoravano la fede della gente. Con potenza inaudita decretò la siccità nel paese e, finché lui stesso non pregò Iddio, passarono sette anni senza che dal cielo cadesse una goccia d’acqua, con tutte le conseguenze immaginabili all’epoca. E dall’altra, con fede audace fece scendere del fuoco dal Cielo per consumare l’olocausto da lui preparato davanti a tutto il popolo. Dinanzi a tale miracolo la gente scelse il Signore, mentre i numerosi sacerdoti di Baal furono giustiziati sul posto avendo fallito nel loro intento.

Elia, dunque, fu il profeta coraggioso poiché da solo si confrontò con i poteri forti e li piegò, grazie alla sua fiducia in Dio e alla sua intrepidezza. Conduceva una vita di grande austerità e penitenza, e, vicino al suo tramonto, salì sull’Oreb per vedere il Signore faccia a faccia. E invece di morire come gli altri uomini, fu rapito su un carro di fuoco, lasciando dietro di sé una stella di affascinante mistero.

Ed ecco che Giovanni il Battista, come spiega il Signore, era l’Elia che doveva venire per preparare le vie al Messia tanto atteso. E lo fece in modo ineccepibile con una capacità di convincere e trascinare impressionante visto che non realizzava miracoli per provare la sua autorità.

Il Signore si lascia sfuggire un’affermazione che sembra non avere un carattere trascendente – “Elia verrà e ristabilirà ogni cosa” -, ed invece annunziava proprio il ruolo del profetismo nella Nuova Alleanza. Se pensiamo a un Benedetto da Norcia, a un Francesco di Assisi, a una Caterina da Siena, capiamo cosa ci volle dire Nostro Signore, cioè, anche nella storia della sua Chiesa uomini e donne provvidenziali sarebbero apparsi col segno distintivo degli eletti per persuadere, convertire, trascinare gli uomini traviati sulle vie del bene. A San Francesco, ad esempio, fu chiesto di “riformare la Chiesa”, il che equivale a dire: “ristabilire ogni cosa”.

Agli inizi del secolo XX abbiamo avuto in dono dal Cielo un santo Papa il cui motto fu: “instaurare omnia in Cristo”. Questo Papa fu San Pio X. Il suo proposito fu quello di riportare l’Occidente cristiano all’ovile del Cielo. Tuttavia, la grande guerra rovinò i suoi propositi insieme alla morte prematura e misteriosa che troncò la sua luminosa esistenza. Preghiamo il Signore perché abbia pietà del mondo di oggi e ci invii o ci faccia conoscere l’Elia dei nostri tempi. Una cosa è certa, in tempi di crisi, bisogna aprire gli occhi perché “Elia verrà e ristabilirà ogni cosa”.

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La Vergine di Guadalupe, la dolcissima “Morenita”, sia nostra gioia, nostra protettrice, nostra luce e ci faccia sentire le parole materne che rivolse a San Juan Diego: “Non sono forse io tua Madre? Non stai sul mio cuore e fra le mie braccia? Di che cos’altro hai bisogno?”