La visione della scala degli angeli di Santa Matilda di Hackenborn

Foto di Jarkko Mänty da Pixabay

Santa Matilda di Hackenborn è una santa tedesca che in vita ha avuto molte visioni ed esperienze mistiche anche con gli angeli.

Intorno al 1250 ebbe un’esperienza molto particolare che riguardava l’unione degli uomini con gli angeli. Fu proprio in quell’anno che la santa chiese a Dio, prima della festa di San Michele, che tipo di omaggio poteva rendere agli angeli, e Matilda ricevette questa risposta: Recita nove volte in loro onore il “Padre nostro”; secondo il numero dei cori angelici”.

Fu così che Matilda li recitò il giorno della festa e li volle offrire al suo angelo custode e tramite lui, presentarli agli altri spiriti celesti.

Il Signore Gesù però le disse un pò rattristato: E’ a me che tu devi lasciare questo incarico, poiché io avrò per molto gradito compierlo; sappi che ogni offerta che mi è confidata giunge nei cieli nobilitata dalla mia intermediazione e trasformata con grande profitto, come un denaro gettato nell’oro in fusione si mischierebbe al prezioso metallo cessando di essere quello che era, e parrebbe quello che è diventato, cioè dell’oro”.

La visione della scala

La santa vide in visione una scala con nove scalini, molto ampia ed era tutta d’oro. Sopra ogni scalino avevano preso posto gli angeli: i custodi sul primo scalino, gli arcangeli sul secondo e via di seguito anche gli altri.

In quella visione, Dio le rivelò che quella scala simboleggiava la vita degli uomini.

Ed ecco che chi compie il suo ufficio con fedeltà alla Chiesa, assisterà per Dio i poveri e i pellegrini ecc … sarà posto sul primo gradino come gli angeli;

Gli uomini che si rivolgono a Dio più intimamente con la preghiera, prenderanno posto nel secondo gradino in compagnia degli arcangeli;

Quelli che praticano la virtù della pazienza, dell’obbedienza, dell’umiltà e altre virtù, saliranno al terzo gradino in compagnia delle virtù;

Quelli che rifiutano la concupiscenza, che rifiutano le suggestoni del diavolo, saliranno al quarto grado in compagnia delle potenze;

I sacerdoti e i prelati che amministrano con saggezza i sacramenti, che pregano notte e giorno per la salvezza delle anime saliranno al quinto grado insieme ai principati;

Quelli che si ricordano di essere stati creati ad immagine e somiglianza di Dio, che sottomettono le passioni della carne allo spirito, si eleveranno al sesto grado, con le dominazioni;

Quelli che custodiscono la purezza, si danno alla contemplazione assidua, sono al settimo grado associati ai troni;

Quelli che hanno il dono della scienza e della conoscenza e che hanno la sapienza di Dio, sono all’ottavo grado con i cherubini;

Quelli che invece amano Dio con tutto il cuore, con tutto lo spirito si gettano interamente in quel fuoco eterno che è Dio stesso diventando così simili a Lui, quelli che amano anche i nemici ecc … sono al non grado insieme ai serafini. Il primo posto è il loro, poiché tra loro e Dio, non vi sono più altri spiriti”.