Medjugorje: ora cosa succederà?

Medjugorje Podbro
Foto: CJ - Flickr

È stata accolta con inquietudine, da alcuni anche con sgomento, la notizia della fine dei messaggi del 2 mese a #Medjugorje. Tuttavia, anche quando siamo di fronte al Totalmente Altro, anche quando ci ritroviamo a camminare lungo i labili confini tra le cose del mondo e le cose di Dio, è sempre bene cercare di dare una dimensione a tutto e di non vivere la nostra preghiera all’insegna della pura emotività. Fermo restando che, quando si parla di apparizioni mariane e di profezie, il mistero va sempre contemplato e nessuno di noi può pretendere di comprenderlo, né tantomeno di spiegarlo.

Come dobbiamo vivere, da devoti mariani comuni, questo cambiamento nell’economia delle apparizioni medjugorjane? L’unica vera risposta la conosce Dio e a questa risposta ci possiamo avvicinare soltanto se guidati da una fede sostenuta dalla retta coscienza e dal prudente indirizzo dei nostri direttori spirituali. Vi sono però alcuni dati di fatto che non vanno assolutamente trascurati. In primo luogo, va ricordato che la modalità con cui avvengono le apparizioni presenta delle dinamiche costanti, tuttavia la conclusione dei messaggi del 2 del mese alla veggente Mirjana non rappresenta l’unico cambiamento nei quasi 39 anni dalla prima manifestazione della Vergine al Podbro. La stessa Mirjana era stata avvertita che le apparizioni del 2 del mese non sarebbero durate fino alla fine. Dei sei veggenti, tre hanno smesso di ricevere le apparizioni quotidiane nel momento in cui la Madonna ha comunicato loro il decimo segreto; da allora essi hanno un’apparizione fissa ogni anno, sempre nello stesso giorno: Mirjana il 18 marzo, Ivanka il 25 giugno, Jakov il 25 dicembre. Marja, Ivan e Vicka, che continuano ad avere le apparizioni quotidiane, hanno ricevuto i segreti dal primo al nono ma non il decimo. Mirjana è inoltre depositaria di un incarico ulteriore: quello della consegna dei dieci segreti a padre Petar, che, di volta in volta, rivelerà ciascuno dei segreti tre giorni prima della loro realizzazione.

È significativo che la durata delle apparizioni mensili – inizialmente si trattò di locuzioni interiori – a Mirjana sia stata di circa 33 anni (2 agosto 1987 – 2 marzo 2020), di cui 15 (2005-2020) con relativo messaggio della Madonna. 33 anni è la durata della vita terrena di Gesù, pertanto gli anni dal 1987 al 2020 sono stati all’insegna dell’annuncio e dell’evangelizzazione. Non va dimenticato, oltretutto, che a Mirjana, come agli altri cinque veggenti, la Madonna ha affidato una preghiera specifica: nel suo caso è la preghiera per i non credenti. Si è conclusa, dunque, una lunga fase di semina ed è arrivato il momento del raccolto spirituale o, più probabilmente, dell’attesa che i frutti maturino. Siamo in un momento di sosta e di riflessione: le quarantene da coronavirus che la maggior parte di noi, privati anche della messa, stanno vivendo in questa Quaresima assolutamente fuori dal comune, implicano necessariamente uno stop alle frenesie e al dinamismo fine a se stesso, a cui ci eravamo precedentemente vincolati. Siamo fermi nel fisico ma non nell’anima, quindi la nostra vita spirituale volge verso l’introspezione, il deserto interiore e la penitenza. Fermi ma vivi. L’impossibilità di un bacio, di un abbraccio, di una semplice uscita tra amici, di una cena tra parenti, ci fa rivalutare la bellezza del contatto umano. Parimenti, la Vergine Maria, diradando i suoi messaggi, ci farà desiderare ancora di più il suo amore materno, la sua protezione dagli attacchi del maligno.

Come ha affermato padre Livio Fanzaga nel suo commento su Radio Maria al messaggio dello scorso 18 marzo, la conclusione dei 33 anni di messaggi mensili a Mirjana sta a significare che “questo tempo in cui la Madonna sta richiamando alla conversione sta per terminare” e che il tempo dei dieci segreti si avvicina. Sarà un tempo di prove e anche di “grande responsabilità” per chi ha creduto nei messaggi medjugorjani. La Madonna ha un piano, che è il piano di Dio: liberare il mondo da satana sciolto dalle catene, il quale vuole costruire un “mondo nuovo senza Dio”, in cui non c’è né “felicità”, né “futuro”, né “vita eterna”. Si avvicina il tempo delle “doglie del parto”, in cui Maria darà alla luce un’umanità nuova e purificata, che vivrà un lungo tempo di pace. Chiunque accorrerà sotto il manto materno di Maria non dovrà temere: “Se siete miei vincerete, perché il vostro rifugio sarà il cuore di mio Figlio”, ha detto la Madonna nel messaggio dello scorso 25 luglio. Per l’umanità Maria sta costruendo “tempi nuovi”. Le tribolazioni del momento attuale vanno vissute come una forma di penitenza e c’è da immaginare che serviranno per prepararci alle grandi prove dei dieci segreti. Ma alla fine il suo Cuore Immacolato trionferà.