San Pio X e la potenza della preghiera

Introduzione

Giuseppe Sarto, un uomo cresciuto in piena campagna del nord Italia, in un paesino isolato che risponde al nome di Riese, e guardando questo umile sacerdote di campagna,

capiamo perché Dio nell’alto dei cieli, sceglie sempre persone povere e umili per metterle alla guida della Sua chiesa.

Quella di Giuseppe era una chiesa veramente a Nome di Dio, oggi diremmo che don Giuseppe era un timorato di Dio, ma non solo in apparenza quanto più nella concretezza della vita quotidiana.

Divenne sacerdote per vocazione, ma parlando di don Giuseppe Sarto non di Papa San Pio X, sarebbe troppo semplice, ma proprio dell’uomo don Giuseppe, scopriamo un tempo in cui andare in chiesa era veramente considerato in grande dono di Dio.

Ma andando ancor più nel succo e concentrato della vita di don Giuseppe, scopriamo una cosa ancor più importante, che al suo tempo, le Famiglie andavano in chiesa la Domenica mattine tutte unite, e nessun figlio osava dire al genitore:

“ Ho sonno non ho voglia di venire ala messa “

Perché ai tempi di Don Giuseppe Sarto, c’era un credo forte nella fede in Dio, ed era una fede che si viveva in famiglia, ma non in maniera marginale, ma in maniera completa, osando fare quelle opere per le quali don Giuseppe Sarto è poi diventano Pontefice e santo.

Non si diventata santi per niente, così dal nulla, servono le pregheire e servono le opere.

Ma l’opera più grande che la comunità di Riese fece, fu quella di pregare di pregare per il futuro di questo giovanissimo sacerdote, e poi come tutti ben sappiamo, le preghiere quando vengono recitate con il cuore e con amore, cambiano sempre e in meglio la vita delle perone.

Ora noi riusciamo meglio a capire perché poi nel corso della Sua vita, Don Giuseppe sarto si diventato dapprima Vescovo, poi Cardinale, poi Papa, e cosa importantissima, è diventato santo.