I consigli di un santo per sentire gli angeli più vicini

San Giovanni Eudes ci dà qualche consiglio su come entrare in contatto con gli angeli

San Giovanni Eudes è il santo che ha contribuito al rinnovamento della vita religiosa nella Francia del XVII secolo, ed è passato alla storia come il più grande missionario francese.

Nasce in un piccolo paesino della Normandia, Ri, il 14 novembre 1601, la sua famiglia era molto umile, lui viene educato nel collegio dei gesuiti a Caen dove riceve un educazione umanistica.

In seguito alla conoscenza di Pietro de Bèrulle, entra nell’Oratorio e si trasferisce a Parigi, una volta terminati gli studi di teologia viene ordinato sacerdote il 20 dicembre 1625.

Si dedica subito alla predicazione delle missioni popolari, nel 1627 scoppia la peste in Normandia e lui inizia a soccorrere gli appestati e per non contagiare nessuno pone la sua dimora in una botte, in mezzo a un prato.

Si ammala di peste ma grazie a Dio guarisce, successivamente diventa superiore della comunità dei preti oratoriani a Caen, organizza le missione popolari  della Normandia.

Poco dopo forma una congregazione religiosa che si occupa della formazione dei futuri sacerdoti diocesani, la “Congregazione di Gesù e di Maria”. Prima di questa congregazione aveva anche gettato le basi per una congregazione femminile che si occupava di accogliere le ragazze che erano in pericolo di prostituzione “le Dame di Nostra Signora della Carità” ma la congregazione più famosa da lui fondata è quella delle “Suore del Buon Pastore”.

Il cammino di santità percorso da San Giovanni Eudes si basa sulla fiducia in Dio e sulla fiducia nella figura di Maria.

La devozione ai tre sacri cuori per San Giovanni era fondamentale infatti si fece portatore e diffusore di tale devozione.

Muore il 19 agosto 1680 a Caean, sulla costa settentrionale della Francia, città che gli ha dedicato la chiesa di Saint-Jean.

San Giovanni oltre ad aver fatto la consacrazione a Gesù e Maria compose centinaia di consacrazioni ai santi angeli “buoni”.

Tra i vari modi per essere vicini agli angeli, San Giovanni propone l’Orazione, nel suo volume “(Il Regno in: Opere complete vol. I, p. 192) scrive: “Dunque l’orazione, è un’elevazione rispettosa e amorosa del nostro spirito e del nostro cuore verso Dio. … E’ una partecipazione alla vita degli angeli e dei santi, alla vita di Gesù Cristo e della sua Santissima Madre, e alla vita di Dio stesso e delle tre persone divine. Poiché la vita degli angeli, dei santi, di Gesù Cristo e della sua Santissima Madre non è altro che un continuo esercizio di orazione e di completamento, essendo senza sosta occupati a contemplare, glorificare e amare Dio”.

Inoltre egli raccomanda anche la consacrazione agli angeli: “Dopo aver reso i doveri precedenti al Nostro Signore e alla sua Santissima Madre, bisogna salutare e onorare il santo Angelo custode che c’è stato donato da Dio alla nostra nascita; gli angeli custodi di nostro padre e nostra madre, della casa, del luogo e della parrocchia dove siamo nati; l’ordine degli angeli con i quali Dio ha intenzione di associarci nel cielo; come anche i santi del giorno, del luogo, e del paese dove siamo nati.”

San Giovanni raccomanda di ringraziare gli angeli per i favori che ci fanno durante tutta la nostra vita, bisogna pregarli affinchè essi ci offrano a Nostro Signore, nel suo volume il santo scrive: “In conclusione di questo esercizio sul soggetto del santo Battesimo, bisogna ringraziare Nostro Signore delle grazie che vi ha fatto, domandargli perdono dei peccati che avete commesso; offrirvi alla Santa Vergine, al vostro santo Angelo custode, ai santi angeli che hanno assistito al vostro battesimo, al santo del quale avete ricevuto il nome, e a tutti gli altri angeli e Santi; pregateli affinché essi vi offrano a Gesù, affinché lo ringrazino per voi, affinché gli rendano per voi tutti i doveri che voi avreste dovuto rendergli nel vostro battesimo, se voi abbiate avuto l’uso della ragione; e affinché essi ottengano per voi da lui la grazia di compiere perfettamente tutti i santi desideri e le risoluzioni che egli vi ha donato in questo esercizio” (ibidem, p. 519).

Infine San Giovanni parla del rapporto tra i sacerdoti e gli angeli e dà qualche consiglio ad essi: Quando amministrano i sacramenti, dovrebbero affidare i riceventi alle cure dei Santi Angeli. San Giovanni Eudes così scrive al riguardo: “Offrire a Nostro Signore, alla sua Santissima Madre, ai santi Angeli custodi e ai Santi Patroni del luogo, le anime delle persone alle quali noi dobbiamo donare i sacramenti, e pregarli di prepararli a riceverli degnamente, e di conservare in esse la grazia che sarà loro donata per mezzo degli stessi sacramenti” (Disposizione generale per l’amministrazione dei sacramenti: ibidem, p. 77). Inoltre dice che i sacerdoti dopo aver lasciato il confessionale dovrebbero invocare gli angeli custodi dei loro penitenti, per raccomandarli al Signore.

Rita Sberna