Il Papa:
Consigliamo la #lettura di quest’#articolo a tutti ma soprattutto a coloro che tutt’oggi si “appigliano” alla famosa frase del Papa storpiandone il messaggio: “Chi sono io per giudicare un gay”.
Ebbene, Papa Francesco ha dedicato parte del colloquio avuto con i vescovi italiani riuniti in assemblea generale, al tema dell’omosessualità, in particolare della presenza di “persone che praticano l’omosessualità” all’interno dei seminari.
Come ha riportato il sito Vatican Insider, il Papa ha detto ai presuli: “Nel dubbio, meglio che non entrino”, riferendosi al fatto che ragazzi omosessuali vengano ammessi al sacerdozio o alle case di formazione dove si studia per diventare preti.
Come molti giornali e media hannno riportato negli ultimi mesi, sono avvenuti un bel pò di scandali che hanno fatto emergere la doppia vita di alcuni prelati e il loro rapporto con l’omosessualità, il Papa così, ha deciso di porre rimedio a questa questione.
A dicembre 2016 avevamo pubblicato in un articolo , il documento della Congregazione per il Clero, sul quale il Papa si era espresso chiaramente.
I sacerdoti devono essere “discepoli missionari”. Essi devono essere “fedeli alla castità” e devono coltivare “la devozione autentica e filiale alla Vergine Maria”.
La “possibilità di un candidato con tendenze omosessuali” deve essere esaminata prima di essere ammesso in seminario.
Il documento dice che alcune tendenze omosessuali, come quelle del periodo adolescenziale, potrebbero essere transitorie. Ma questi devono essere superati “almeno tre anni” prima di essere ordinato diacono.