L’invidia rende le persone “malvagie”

Augurare il male a qualcuno è qualcosa di meschino che rende le persone malvagie.

Desiderare il male del proprio fratello è qualcosa di meschino che rende le persone malvagie e prive di gioia e di amore. Ma perché devo augurare il male di qualcuno?

Oggi si respira un ambiente di competitività, sotto ogni punto di vista e settore della società. Sminuire chi la pensa diversamente da noi è anche una forma d’invidia.

E’ una cosa positiva lottare contro ogni competizione ed invidia e non restarne indifferenti perché la passività e la trascuratezza non fanno crescere la persona.

A volte la sconfitta insegna più della vittoria.

In ogni caso non desidero mai il male di chi lotta contro di me, la mia persona ecc…  anche perché Gesù c’insegna a pregare per i nostri nemici.

L’invidia viene dal diavolo

Eva sappiamo bene che disobbedendo a Dio e inducendo Adamo in tentazione ha ceduto al peccato di superbia.

Tutti i sentimenti negativi sgorgano dal cuore malato degli uomini; le loro ferite se non sono emarginate portano ad avere rabbia, invidia, gelosia e violenza verso gli altri, ma lottare per vincere l’avversario che sta dentro di noi è un qualcosa di positivo.

Il desiderare il male degli altri è un qualcosa che danneggia la mia anima in primis.

La gratitudine

La gratitudine ti porta a rallegrarti per i successi degli altri, e rallegrarti per i Trionfi altrui. Ci si può rallegrare per la famiglia, il lavoro, gli amici, per qualsiasi cosa che abbia valore nella nostra vita.

Odiare danneggia e fa ammalare, l’invidia fa diventare le persone meschine.

Darsi nuovi obiettivi

Uno degli obiettivi potrebbe essere quello di crescere ed essere una persona migliore, ma con la consapevolezza che nella vita, non tutti gli obiettivi vadano a buon fine ma che si potrebbe anche fallire e non essere stati capaci di raggiungerli.

L’azione dello Spirito Santo

Pensare bene degli altri, fa bene alla mia anime e restituisce al proprio cuore l’innocenza perduta.

Non bisogna cadere nell’eccesso che tutti ce l’hanno con me, anzi bisogna amarli e soprattutto custodire la pace che si è creata dentro di me.

Ed infine …. Non sono disposto ad augurare il male a nessuno

Dobbiamo pensare che Dio è il migliore di tutto e di tutti, e che noi possiamo solo imitarlo in questo.

Le esperienze negative devono essere miglioramento di crescita spirituale, ma questo non vuol dire che il mio stato d’animo debba dipendere da quello che accade attorno a me.

Convivere in questo mondo con la malvagità è molto difficile per non dire impossibile.

Però posso imparare a pregare per chi mi fa del male e se ancora non riesco a perdonarli, chiederò a Dio di aiutarmi a farlo “perché il male si abbatte con il bene”.

 Fonte . Gaudium Press di Rita Sberna