Nessuno ti ha preso a giornata?
La vita a volte è come aspettare che qualcuno ti chiami a lavorare a giornata, come si faceva un tempo , dove i contadini aspettavano nella piazza del paese, sperando che gli si rivolgesse l’invito. Ora nel ricordo di mio padre, che era un contadino e anche lui spesso faceva così, mi viene in mente la parabola che Gesù stesso racconta ai suoi ( MT 20,5 ) e faccio un parallelismo con la mia vita. Il Signore mi ha chiamato a lavorare nella Sua vigna poco prima di mezzogiorno, mi ha guardato con amore e mi ha detto: “ seguimi”, l’ho fatto anche se non sapevo esattamente dove era il campo e cosa dovevo fare, ma la Sua promessa ,la ricompensa che mi prometteva era grande, non potevo rinunciare ,perché senza di essa non avrei avuto la vita. Da quel momento lavorare lì è stato per me un continuo rinnovare interiormente tante cose che pensavo ormai certe , davo per scontato , ma lo stesso padrone della vigna mi istruiva , mi preparava ad un lavoro fatto secondo coscienza, con amore, non tenendo conto delle mie poche capacità personali. Lui ha avuto fiducia in me , prima che io ne avessi in Lui , ed è ancora un continuo istruirmi dal di dentro. Non mancano i momenti di debolezza , quando vengono meno le forze, e si cade, Lui però prontamente, e sempre nell’intimo, dona amore e mi rialza. Ringrazio questo Padrone così premuroso, perché ha avuto pietà di me che ero “disoccupato” e non producevo alcun bene . Lui ha pensato a me , nonostante il sole fosse già alto, mi ha dato la possibilità di lavorare e di guadagnarmi il futuro che sarà sempre con Lui. Questo Padrone così buono, merita di essere amato, merita di essere lodato di essere accolto con gioia, perché ama i Suoi operai . Prego il Padrone della vigna, di perdonare tutti i Suoi lavoratori, di far capire loro che l’amore è l’unica moneta valida nel Suo Regno.
Paolo Colonna