Maria Teresa Ruta è nel mondo dello spettacolo dal 1984, una showgirl di successo che ha condotto numerosi programmi televisivi. Ha alle spalle una lunga gavetta, e nella vita privata è mamma di Guenda e Gian Amedeo.
L’abbiamo intervistata su una tematica molto significativa per il suo percorso di vita: gli angeli.
A seguire l’intervista.
Maria Teresa, hai un rapporto particolare, sin da piccola, con il tuo angelo custode. Raccontaci
Si esatto. Mia mamma è cresciuta in collegio dalle suore, mio padre ha frequentato i salesiani per cui in casa, ho sempre respirato un aria cattolica, religiosa ed osservante. E’ stata mia mamma soprattutto a trasmettermi quest’amore particolare per l’angelo custode, ad esempio quando ero piccolina e facevo qualche marachella, mia mamma mi invitava a comportarmi bene per non dare dispiacere al mio angelo custode.
Sin da piccola, ho avuto la percezione di questa presenza angelica al mio fianco a cui non ho dato necessariamente un sesso, probabilmente perché è molto giovane. Sento che mi guarda e sorride ma soprattutto mi consiglia la via del bene.
Nel tempo si è radicata in me la convinzione che su questa terra non siamo soli perché c’è qualcuno che ci porta in braccio al momento del bisogno.
Sostieni anche, che tua figlia Guenda, da piccolina sia stata salvata da un angelo, durante un incidente …
Assolutamente si! Mia figlia Guenda è stata investita da un auto ma la cosa incredibile è che nonostante ciò, sia rimasta illesa. Guenda era molto piccola quando successe l’incidente, e l’auto che la travolse era molto grande … anche se l’auto non andava ad alta velocità comunque sia l’impatto c’è stato.
Nonostante il volo che mia figlia, dopo l’impatto con l’auto, ha fatto sul parabrezza e poi è caduta a terra, non aveva nemmeno un graffio. Aldilà dell’auto, proveniva dalla parte opposta un autobus, ma anche il bus non l’ha presa.
Ci sono state una serie di coincidenze!
Hai anche dichiarato di vedere, durante l’incidente, l’immagine di tua figlia sfocata come se accanto a lei ci fosse una figura …
Normalmente accompagnavo io, Guenda a danza ma quel giorno andò il padre. Quella volta mio marito si parcheggiò anziché a destra della strada a sinistra, quindi la bambina aprì la portiera per andare sul marciapiede. Scesa dalla macchina attraversò la strada, nel frattempo stavo arrivando io, per lasciarle le scarpette che aveva dimenticato a casa.
Vidi tutta la scena da lontano, ma la cosa strana è che in quel momento non urlai e non mi disperai, era come se sentissi una mano sulla spalla che mi tranquillizzava. Vidi la scena a rallentatore, lei che volava per poi scaraventarsi sul suolo. Vedevo lei e una presenza al suo fianco sfocata.
Rassicurai sia mio marito che la persona anziana che la investii.
La portammo al pronto soccorso e anche i medici erano increduli perché la bambina non aveva nulla.
Devo dire che la presenza dell’angelo non è stata solo in quell’occasione, molte volte mi è capitato di addormentarmi in auto, ed ho sentito una mano che mi toccava la spalla per svegliarmi.
C’è un Santo a cui sei legata in modo particolare?
A Torino siamo molto legati a Santa Rita ma anche a San Giovanni Bosco. Ho avuto modo di conoscere personalmente Giovanni Paolo II e Papa Francesco (persona fantastica), e ci tengo a dire che Karol Wojtyla ha fatto per la chiesa delle cose straordinarie.
Poi devo dire che non viaggio mai senza la Madonnina di Tauria Nova.
Com’è il tuo rapporto con la preghiera?
Sono sincera: devo dire che avevo un rapporto stretto con la preghiera, fino a quando i miei figli erano piccoli. Poi da circa 15 anni, ho diminuito la mia assiduità con la preghiera nel senso che l’ho sostituita con delle frasi di ringraziamento per tutto quello che ho, per la salute dei miei figli, per il mio lavoro ecc..
Ho avuto la sensazione, soprattutto andando a Lourdes e diventando una dama dell’Unitalsi, che la preghiera a volte implica una richiesta.
Personalmente non ho mai vissuto la preghiera come una forma di richiesta, per cui ho cambiato il mio concetto di preghiera e prego soltanto per ringraziare.
Prego ovunque mi trovo, sia dentro una chiesa ma anche dentro un tempio induista.
Nonostante sono una cattolica ho rispetto anche delle altre religioni e delle altre culture. Grazie al mio lavoro sono stata in vari luoghi di culto come in Etiopia e in Birmania. Sono stata a trovare dei monaci buddhisti ed è stata un esperienza bellissima, sono state delle persone meravigliose.
La loro preghiera è trasversalmente simile alla nostra e comunque non fa male a nessuno. Non siamo necessariamente nel giusto quando condanniamo le altre religioni perché anche noi, nei tempi remoti, abbiamo fatto delle “guerre sante” e non possiamo dimenticarcelo questo.
Nonostante il mio interfacciarmi con altre religioni, sono felice di essere cattolica e non avrei motivo di cambiare la mia religione.
Quali sono i tuoi prossimi progetti lavorativi?
Sto conducendo un programma “Missione Relitti” è di subacquea che va in onda ogni venerdì sera alle 21 su canale Acqua, canale 65 del digitale terrestre.
E’ un programma attinente alla mia passione, perché sono una subacquea, ed ho l’opportunità di viaggiare e andare nei mari del mondo, a cercare relitti delle barche e delle navi. E’ un programma che mi affascina.
Poi faccio l’opinionista a “Mattino 5”. Il prossimo anno, probabilmente tornerò in teatro perché mia figlia sta facendo delle regie teatrali, e mi ha chiesto se voglio essere attrice di uno dei suoi spettacoli, di cui lei farà la regia.
Concludo quest’intervista dicendo che nonostante la cultura, le religioni e le cucine diverse … il sorriso è una curva che raddrizza tante cose!