Introduzione
Il nuovo libro di Antonio Tarallo.
Intervista ad Antonio Tarallo, un grande artista affermato nel mondo dell’arte cattolica, per le sue importanti e profonde opere teatrali dedicate ai più grandi pontefici che hanno segnato la storia della chiesa come Karol Wojtyla e Paolo VI.
Lui è autore, regista teatrale, pittore e saggista. Lo abbiamo intervistato in occasione del suo ultimo libro uscito per le edizioni Ares “Poema della Croce” con la prefazione di Mons. Rino Fisichella.
Il tuo primo debutto teatrale è avvenuto nel 2003 con la tua prima regia. Come inizia questo tuo percorso artistico spirituale?
Per me il teatro ha avuto sempre una idea di messaggio. Poi Dio ha fatto breccia nel cuore, o meglio, Maria, E da lì è iniziato un percorso di evangelizzazione attraverso il teatro. San Giovanni Paolo II è stato il motore della prima messa inscena a carattere spirituale. Un’ opera che parlava di Papa Roncalli e Wojtyla, per la loro canonizzazione. E da lì non ci siamo più fermati.
Hai portato in scena molte opere che riguardano Karol Wojtyla. Ti senti legato a questo Santo Papa?
Beh, credo un po’ la cosa più ovvia e che esce subito dal cuore è dell’essere nato sotto il suo pontificato. E poi con il lavoro del teatro, l’essersi imbattuti nell’approfondimento delle sue opere teatrali. E ho visto in lui un grande drammaturgo. Al pari di tanti citati autori del nostro secolo. La drammaturgia di Wojtyla è affascinante. Ci troviamo di fronte a un autore profondo, in tutti gli aspetti.
C’è stato un evento nella tua vita particolare che ti ha fatto avvicinare in particolar modo alla fede?
La frase che più sento dentro per rispondere a questa domanda, che poi è colta da una poesia di Wojtyla è “L’amore mi ha spiegato…”questo, in sintesi, è stato l’evento che ha scaturito in me poi l’approfondimento spirituale, interiore. Un percorso d’Amore.
Attualmente sei impegnato nella stesura di un saggio critico sul tema “Matrimonio e famiglia nelle opere teatrali di Karol Wojtyla” e stai scrivendo un testo teatrale su Maria dal titolo “Tutta tua”.
Raccontaci un po’.
Sì, Tutta tua, nasce come devozione a Maria. E’ un monologo ( interpretato da Chiara Graziano). Lo stiamo provando proprio in questi giorni perché sarà il 6 di questo mese all’università Seraphicum di Roma, in occasione di un convegno su Padre Massimiliano Kolbe. E poi saremo nella chiesa santuario Sant’Andrea delle fratte, il 20. Per noi sarà un grande privilegio portare il monologo che parla di una attrice che inizia una conversione del cuore proprio dove la Madonna ha agito per un ebreo…