In questo periodo storico della nostra umanità in cui la sofferenza, la violenza, l’egoismo e la disperazione sembrano a volte prendere il sopravvento attraverso i mass media e nel quotidiano, vorrei parlavi di Santa Teresa di Lisieux. E’ stata festeggiata il 1 ottobre scorso e ancora oggi la sua vita ci attrae e ci chiama all’immenso amore di Dio per l’uomo.
Thérèse Françoise Marie Martin nasce ad Alençon il 2 gennaio 1873 ed è l’ultima figlia di Zélie e Louis Martin. In questa famiglia di profonda fede cristiana Teresa cresce nell’amore e la gioia, purtroppo perde la mamma in tenera età e il padre rimane da solo con le sue cinque figlie.
Nel 1882, Teresa si ammala e la sua famiglia prega per lei Nostra Signora delle Vittorie; un giorno la giovane vede la Santa Vergine sorridergli e guarisce.
Nel 1887, durante la messa domenicale, Santa Teresa riceve la rivelazione della sua missione: il sacrificio e la preghiera per la salvezza delle anime.
Entra nel Carmelo di Lisieux a soli 15 anni e l’ 8 settembre del 1890 fa i suoi voti, prende il nome di Suor Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo.
Nel 1889 il papà di Santa Teresa si ammala di arteriosclerosi e muore il 29 luglio 1894. Fu un grande dolore per Teresa che vedendo il corpo avvilito dalla malattia del suo papà scopre la sofferenza di Gesù umiliato.
Ci fu anche tra il 1889 e 1895 la così detta influenza russa di cui morirono 1 milione di persone nel mondo. La Francia ebbe 70.000 vittime durante il terribile inverno del 1891- 1892. Anche il convento carmelitano di Lisieux non fu risparmiato e quattro sorelle morirono. Santa Teresa si prodigava per le ammalate e vide La morte in faccia più di una volta. Come dice lei stessa “ la morte regnava ovunque”.
Tuttavia la spiritualità di Santa Teresa è la piccola via, l’Amore per Dio nelle piccole cose della vita quotidiana, questo è il cammino di santità che ha sposato in risposta all’amore di Dio. La comunione quotidiana, la fiducia in Dio senza paura e fino all’abbandono…era il suo “vivere d’amore” perché al di là di tutto vedeva oltre, vedeva tutto con gli occhi della fede…vedeva la sofferenza sì ma guardando alla vita eterna.
Soffriva, pregava e offriva tutto per la conversione dei peccatori e la salvezza delle anime. Aveva anche un ardente desiderio missionario e pregò per i sacerdoti. Nel 1927 Papa Pio XI proclamò Santa Teresa patrona delle missioni e nel 1997 Giovanni Paolo II la dichiarò Dottore della Chiesa nel centenario della sua morte.
Teresa morì di tubercolosi a soli 24 anni, il 30 settembre del 1897, dopo nove anni di vita religiosa.
La Carità era la “sua piccola via”, la via per eccellenza.
Come diceva lei stessa: “Sì, ho trovato il mio posto nella Chiesa, e questo posto, Dio mio, me l’avete dato Voi! Nel cuore della Chiesa mia Madre, io sarò l’amore”…La vita di Santa Teresa di Bambin Gesù interpella ognuno di noi su come vivere la nostra vita, come vivere la nostra vocazione cristiana….occorre rivedere il proprio stile di vita nel mondo di oggi nella preghiera, l’abbandono fiducioso in Dio e la generosità per il nostro prossimo.
Che bella proposta di santità per ognuno di noi e per il bene di chi incontreremo: “Vivere d’Amore”…sarà semplice, forse folle ma certamente nel nostro piccolo testimonieremo come Santa Teresa, che certamente c’è spesso “più gioia nel dare che nel ricevere”.
di Marie- christine J.