Papa Francesco “Essere artigiani di unità, no alla violenza”

Papa Francesco

Questa mattina il #Papa ha celebrato la #messa all’aerodromo di #Maquehue, a #Temuco e Francesco ha salutato la popolazione dedicando la celebrazione al progresso delle genti.

In quel luogo si sono verificate gravi violazioni dei diritti umani, e così, il Papa invita a pregare in silenzio per le vittime e per coloro che “ogni giorno portano sulle spalle il peso di tante ingiustizie” e “tanto dolore”. Esorta quindi ad essere attenti in primis alle “forme di violenza” che più che far avanzare i processi di unità e riconciliazione finiscono per “minacciarli”. Si riferisce all’elaborazione di “accordi ‘belli’ che non giungono mai a concretizzarsi”, frustrando “la speranza”.

Ecco ciò che ha detto il Pontefice: E’ imprescindibile sostenere che una cultura del mutuo riconoscimento non si può costruire sulla base della violenza e della distruzione che alla fine chiedono il prezzo di vite umane. Non si può chiedere il riconoscimento annientando l’altro, perché questo produce solo maggiore violenza e divisione. La violenza chiama violenza, la distruzione aumenta la frattura e la separazione. La violenza finisce per rendere falsa la causa più giusta. Per questo diciamo “no alla violenza che distrugge”, in nessuna delle sue due forme.

Continua ancora Francesco: Non stanchiamoci di “cercare” il dialogo per l’unità, ricordando di chiedere al Signore di non permettere “che ci vinca lo scontro o la divisione”.

Questa unità, implorata da Gesù, è un dono che va chiesto con insistenza per il bene della nostra terra e dei suoi figli. Ed bisogna stare attenti a possibili tentazioni che possono apparire e “inquinare dalla radice” questo dono che Dio ci vuole fare e con cui ci invita ad essere autentici protagonisti della storia.