Il Pub dove si parla di Dio tra una birra e l’altra

Foto di Mabel Amber da Pixabay

I giovani insieme ai frati francescani, otto volte l’anno, si ritrovano al Friar di via Montecassino, un pub sorto nell’ex filanda di un convento

I ragazzi del Friar bar scrivono: «La birra è la prova che Dio ci ama e vuole che siamo felici» sembrerebbe quasi un esagerazione tale affermazione ma il locale è nato grazie ad un’idea dei frati francescani, sorto nell’ex filanda del convento quattrocentesco di Santa Maria delle Grazie di Monza.

Otto volte all’anno centinaia di giovani dai 18 anni ai 35 anni si ritrovano al Friar Bar di via Montecassino per bere birra e parlare di Dio partecipando ad una serata a tema.

Il bar apre una volta al mese ad eccezione del periodo Quaresimale, ogni serata dura dalle ore 21:30 fino alla mezzanotte e la consumazione è ad offerta libera.

La serata comincia spiegando il tema, in cosa consistono i laboratori e viene comunicato dove si trova il banco della birra.

Prima che i ragazzi ritornino a casa, la serata si conclude con una catechesi di tre minuti dove viene dato un messaggio cristiano e viene ripreso il tema della serata.

Fra Ivano Paccagnella, giovane frate di 35 anni di Padova, coordina l’iniziativa e distribuisce birra, è arrivato in città nel 2016 insieme ad altri frati ed è il responsabile della pastorale giovanile e vocazionale dei Frati minori del nord Italia.

«Quando sono approdato a Monza, ho ripreso l’idea del pub avuta da chi mi aveva preceduto e l’ho riproposta grazie all’aiuto di un’équipe di giovani» spiega frate Ivano.

L’arredamento del locale è curato nel dettaglio, i tavoli sono le bobine della vecchia filanda che avendo una forma rotonda facilitano il dialogo.

Il bancone del bar è stato realizzato con materiale di riciclo mentre alcune bobine sono state realizzate da un gruppo di ragazzi disabili.

Alcuni si chiedono se come proposta pastorale si possa utilizzare la birra, a tal proposito frate Ivano risponde «anche i frati francescani dell’antichità stavano intorno al fuoco e si scaldavano con la birra. In origine il pub era un luogo d’incontro. La nostra idea era proprio creare un posto sano dove la gente si può conoscere con tranquillità».

Il Friar bar accoglie circa 120 persone ed una sera ha toccato anche le 190 persone. Le richieste del Friar bar sono tante infatti i ragazzi adesso si prenotano attraverso un’app.

I ragazzi arrivano da varie città del nord: Milano, Lecco, Trieste, Verona, Vicenza ecc … il clima che si crea all’interno è familiare non sembra neanche di essere in un locale pubblico – dicono i ragazzi.

Fonte Gaudium Press di Rita Sberna